I. Titolo e dati bibliografici
00. Schedatore/Schedatrice
Pizzamiglio, Gilberto
01. Autore
Martello, Pier Jacopo
02. Titolo
Ifigenia in Tauris
03. Titolo completo

Ifigenìa in Tauris.

04. Manoscritti
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05. Edizioni utilizzate

P. J. Martello, Teatro, a cura di Hannibal S. Noce, vol. II, Laterza, Bari, 1981, pp. 423 segg.; Teatro Italiano di PierJacopo Martello, parte prima, in Opere, tomo II, Bologna, Lelio Dalla Volpe, 1735, pp. 125-190.

II. Tipo
06. Genere

Tragedia (in 5 atti).

06. Sottogenere
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07. Generi interni

All’inizio dell’ultima scena del V atto Ifigenìa intona un canto di quattro quartine di ottonari, cui fanno seguito altre quattro quartine di Oreste e una quartina finale a due voci.

III. Personaggi e rapporti
08. Elenco dei personaggi

Toante, re di Tauris; Ifigenìa, figlia di Agamenone, sacerdotessa di Diana; Oreste, suo fratello; Pilade, principe greco amico di Oreste; Nicia, famigliare d’Ifigenìa; Nuncio (nunzio) pastore.

09. Protagonisti

Toante; Ifigenìa; Oreste; Pilade.

10. Personaggi e maschere della commedia dell’arte o da essi derivati
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11. Valore allusivo dei nomi dei personaggi

L’onomastica è letteraria e si rifà puntualmente alla Ifigenia Taurica di Euripide, a sua volta basata sulla mitologia greca.

12. Rapporti fra i personaggi

Ifigenìa-Nicia, padrona/serva; Pilade-Oreste, ferrea amicizia.

13. Personaggi speculari

In elaborazione.

14. Soliloqui e monologhi di particolare importanza

I.1.18-55: Ifigenìa, racconto della sua vita prima della venuta a Tauris e sogno premonitore di cosa accadrà; I.3.21-72: nuncio pastore, descrizione a Toante dello sbarco degli Achei e della distruzione del suo gregge; II.3.37-73: Oreste, sua missione e inno all’amicizia; III.1.1-22: Toante, suo piano per avere Ifigenìa; III.4.1-44: Pilade, confessione a se stesso dell’amore per Ifigenia, ma decisione di rinunciarvi per non tradire il ricordo della moglie Elettra.

15. Dialoghi e successioni di monologhi di particolare importanza

I.1.56-103: Nicia-Ifigenia, previsioni sul futuro di Ifigenìa in base a sogni premonitori e dubbi sulla loro validità; I.2.1-34: Toante-Ifigenia, l’amore di Toante e la verginità di Ifigenia; II.1.3-70 e 71-98: Nicia-Ifigenia, Nicia racconta lo sbarco di Pilade e Oreste; Ifigenia vi intravede il realizzarsi del suo fato e, nonostante i presagi di sventura, le replica confermando il suo voto a Diana; II.2.1-79: Pilade-Oreste: la forza dell’amicizia al di là di ogni evento, morte compresa; IV.2.33-84: Ifigenia-Pilade, Ifigenia elogia la verginità e Pilade (85-144) conviene nella rispettarla; IV.3.21- 80: Pilade-Toante, Pilade rimprovera l’orgoglio di Toante.

16. Uso particolarmente rilevante degli a parte
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17. Personaggi che parlano solo in verso

Tutti parlano in martelliani; all’inizio dell’ultima scena del V atto Ifigenia intona un canto di quattro quartine di ottonari, cui fanno seguito altre quattro quartine di Oreste e una quartina finale a due voci; poi riprendono i martelliani.

18. Personaggi che parlano solo in prosa
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19. Personaggi che parlano a soggetto
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20. Personaggi che alternano testo scritto e improvvisazione
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21. Personaggi che parlano solo in italiano

Tutti.

22. Personaggi che parlano solo in dialetto, in forme di italiano regionale o storpiato, o in una lingua straniera
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23. Uso significativo e iterativo di figure retoriche o risorse simili
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IV. Intreccio
24. Riassunto dell’argomento del testo

L’argomento è ripreso direttamente da Euripide e ripercorre la storia di Ifigenia, figlia di Agamennone, destinata dal padre ad essere sacrificata, su consiglio dell’indovino Calcante, alla dea Artemide, in modo da permettere alle navi achee di salpare verso Troia. Ma la dea stessa la salva, sostituendole una cerva e portandola in Tauride, dove diviene sua sacerdotessa con il compito preciso di eseguire il sacrificio rituale di ogni straniero che sbarcasse sull’isola. Mentre Agamennone, di ritorno da Troia, viene ucciso dalla moglie Clitennestra per vendicare il sacrificio della figlia, a sua volta Oreste, figlio di Clitennestra e fratello di Ifigenia, giovandosi dell’aiuto dell’amico Pilade e della sorella Elettra, uccide la madre per vendicare l’uccisione del padre. L’azione dell’Ifigenia in Tauris di Martello ha inizio con lo sbarco a Tauris di Oreste, incaricato da Apollo di rubare una statua sacra dal tempio di Diana per liberarsi dall’ossessionante ricordo del matricidio. Lo accompagna il fedele amico Pilade: i due vengono però catturati e portati al cospetto del re Toante, il quale decreta la loro morte nel tempio ad opera di Ifigenia, che egli concupisce e vorrebbe sposare, rompendone il voto di castità. Ma Ifigenia e Oreste si riconoscono e architettano la fuga portando con sé la statua della dea, con un preciso impegno a salvaguardare la castità della sacerdotessa sul quale conviene anche Pilade, reprimendo le sue pulsioni amorose e facendo prevalere su ogni cosa la sacralità dei giuramenti, anche a costo della vita.

25. Tema principale

La virtù vince la passione e il sopruso, anche a costo di sacrificare gli affetti terreni per obbedire a quelli divini.

26. Temi secondari

La violenza e l’egoismo vengono puniti dagli dei.

27. Comicità
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28. Elementi polemici, satirici e parodici
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V. Luogo e tempo
29. Luogo generale

Esterno del tempio di Diana a Tauris.

30. Cambiamenti di luogo
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31. Durata totale dell’azione
Una giornata.
32. Soluzione di continuità temporale fra gli atti o fra le scene
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33. Indicazioni esplicite sul momento temporale presenti nelle battute o nelle didascalie

Riferimenti alla posizione del sole durante le ore di luce.

VI. Rispetto della regola delle tre unità
34. Tempo
35. Circostanze temporali

Vedi §33.

36. Luogo
37. Circostanze spaziali

Vedi §29 e §30.

38. Azione
39. Circostanze particolari dello sviluppo dell’argomento
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VII. Elementi materiali, performativi e didascalici
40. Uso di oggetti particolari

Nella scena finale del V atto la didascalia indica che Ifigenia compare con in mano due torce in una mano e due spade nell’altra, mentre Oreste tiene in mano la statua di Diana asportata dal tempio.

41. Uso di effetti sonori e musicali

Ifigenia e Oreste intonano un inno sacrale, prima singolarmente, poi con finale a due voci, all’inizio del V atto, prima dell’esito finale.

42. Uso di effetti speciali
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43. Scena con ampia presenza di personaggi

La scena finale della tragedia, con Ifigenia, Oreste, Pilade, Nicia, che parlano tutti esprimendo obbedienza al volere superiore e impegnandosi a rispettare la verginità di Ifigenia.

44. Didascalie di particolare importanza
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VIII. Prima recita
45. Prima recita

1709, probabilmente a Bologna, ma il luogo preciso non è noto .

46. Altre recite nel Settecento

In vari teatri, accademici e pubblici.

IX. Il testo in Goldoni
47. Riferimenti, diretti o indiretti, al testo o al suo autore presenti negli scritti o nelle opere di Goldoni

Goldoni in più luoghi della sua opera manifesta ammirazione per Pier Jacopo Martello, a cui dedica un encomio poetico: Nell’Accademia degli Ardenti eretta in onore del Santissimo Cuor di Gesù, letto a Bologna nel 1752. Da Martello mutua e ripetutamente adotta il verso martelliano in 28 delle sue opere, siano esse tragicommedie come la “trilogia persiana” (La sposa persiana, Ircana in Julfa, Ircana in Ispaan), La peruviana, La bella selvaggia, La dalmatina, Zoroastro ; o commedie quali Il cavaliere di spirito o sia La donna di testa debole, La donna di governo, La donna sola, Il festino, Il filosofo inglese, I morbinosi, Il padre per amore, Il ricco insidiato, Lo spirito di contradizione, La sposa sagace, Il cavaliere giocondo, Il Moliere, Terenzio (commedia), Torquato Tasso (commedia), L'amante di sé medesimo (in veneziano), L'apatista o L'indifferente, La metempsicosi, La donna stravagante, Le massere (in veneziano), Il medico olandese, Le morbinose (in veneziano). Nei Mémoires (parte I, cap. xvii), ricordando la messa in scena, nei suoi anni giovanili, de Lo Starnuto d’Ercole di Martello nel palazzo del conte Lantieri, a Gorizia, Goldoni parla del martelliano come di un verso discusso e controverso, che egli riuscì poi a far largamente apprezzare, a Venezia e altrove.

48. Aspetti del testo particolarmente rilevanti in rapporto con il teatro goldoniano.

Nessuno, salvo l’uso del martelliano.

X. Altri eventuali dati d’importanza presenti nei paratesti proemiali e altre osservazioni d’interesse
49. Dati dei paratesti
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50. Osservazioni

Tragedia ripresa dalla Ifigenia Taurica di Euripide.

In fase di elaborazione.