I. Titolo e dati bibliografici
00. Schedatore/Schedatrice
Turchi, Roberta
01. Autore
Fagiuoli, Giovan Battista
02. Titolo → Edizione
Cicisbeo sconsolato, Il
03. Titolo completo

Ciò che pare non è, ovvero Il cicisbeo sconsolato.

04. Manoscritti

Autografo: mss. 3463, Firenze, Biblioteca Riccardiana.

05. Edizioni utilizzate

Commedie di Gio. Battista Fagiuoli Fiorentino, Firenze, Moücke, 1736, vol. VI, pp. 173-322.

II. Tipo
06. Genere

Commedia.

06. Sottogenere
-
07. Generi interni

Lettera (II.11; II.12.5-13; II.14.7; II.14.8-21; II.16.13-47; III.3.4).

III. Personaggi e rapporti
08. Elenco dei personaggi

Anselmo; Orazio; Leonora; Isabella; Lisetta; Silvio; Vanesio; Meo.

09. Protagonisti

Vanesio; Anselmo; Orazio; Leonora; Isabella; Silvio.

10. Personaggi e maschere della commedia dell’arte o da essi derivati

Anselmo (Pantalone).

11. Valore allusivo dei nomi dei personaggi

Vanesio, il vanitoso.

12. Rapporti fra i personaggi

Anselmo, vecchio, padre di Orazio e Isabella; Isabella-Silvio, prima coppia di innamorati; Orazio-Leonora, seconda coppia di innamorati; Vanesio, innamorato, cavalier servente di Eleonora.

13. Personaggi speculari
-
14. Soliloqui e monologhi di particolare importanza

Anselmo, maledizione dei costumi della nuora, I.1.1; Meo, scontentezza di servitore, II.5.1; Isabella, lamento di innamorata, II.13.1; Vanesio, lamento di innamorato infelice, III.4.1.

15. Dialoghi e successioni di monologhi di particolare importanza

Anselmo, biasimo dei costumi moderni, I.1.1; Anselmo-Isabella, Isabella desidera tornare dalla zia; equivoci in cui cade Anselmo, I.5.12-42; Leonora-Vanesio, galanterie di Vanesio, I.6.1-5; Leonora-Vanesio-Isabella, nuovo incontro e nuove galanterie di Vanesio, I.7.1-26; Anselmo-Leonora-Isabella, rimproveri di Anselmo alla nuora e suo elogio di Isabella I.8.9-11; Anselmo-Orazio, rimproveri del padre al figlio a causa di Leonora, II.3.1-43; Meo, scontentezza di servitore, II.5.1; Vanesio-Meo, illusioni di Vanesio, II.7.1-6; Lisetta-Meo, povertà di Vanesio, II.8.1-36; Anselmo-Silvio, equivoco del ritratto di Isabella, II.10.1-36; Isabella, lamento di innamorata, II.13.1; Anselmo-Isabella, ritratto di Isabella e lettera di Silvio, inganni di Isabella, II.14.1-79; Silvio-Isabella, contrasto tra innamorati, III.2.1-21; Vanesio, lamento di innamorato infelice, III.4.1; Orazio-Anselmo-Vanesio-Isabella-Leonora-Silvio, gli equivoci si sciolgono, derisione di Vanesio: III.18. 1-137.

16. Uso particolarmente rilevante degli a parte
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17. Personaggi che parlano solo in verso
-
18. Personaggi che parlano solo in prosa

Tutti.

19. Personaggi che parlano a soggetto
-
20. Personaggi che alternano testo scritto e improvvisazione
-
21. Personaggi che parlano solo in italiano

Tutti.

22. Personaggi che parlano solo in dialetto, in forme di italiano regionale o storpiato, o in una lingua straniera
-
23. Uso significativo e iterativo di figure retoriche o risorse simili
-
IV. Intreccio
24. Riassunto dell’argomento del testo

Al vecchio Anselmo non piace il comportamento di sua nuora Leonora che ammette alla conversazione Vanesio, creduto suo cicisbeo. Quanto Anselmo biasima la nuora, altrettanto loda la condotta riservata di Isabella, sua figlia e a causa di alcuni equivoci è sempre più fermo nel suo convincimento. Finalmente, scoperta la verità, trova onorata la nuora, bugiarda e scaltra la figlia che segretamente è innamorata Silvio che la corrisponde; Vanesio, il cicisbeo sconsolato sarà deriso da tutti.

25. Tema principale

Le apparenze ingannevoli.

26. Temi secondari
-
27. Comicità

Le tirate di Vanesio, ispirate al linguaggio enfatico degli innamorati della commedia dell’arte.

28. Elementi polemici, satirici e parodici

Polemica contro il cicisbeismo.

V. Luogo e tempo
29. Luogo generale

Firenze.

30. Cambiamenti di luogo

Camera d’Anselmo: I.1-3, II.13-16; camera d’Isabella: I.4-10; Civile [strada davanti alla casa di Anselmo]: II.1-12, II.17-18 e III.1-9; camera di Leonora: III.10; orto d’Anselmo: III.11-18.

31. Durata totale dell’azione
Dodici ore circa.
32. Soluzione di continuità temporale fra gli atti o fra le scene
Fra l’atto II e il III passano diverse ore; III: tra la scena 9 e la scena 10 si fa buio; III.11-18: notte.
33. Indicazioni esplicite sul momento temporale presenti nelle battute o nelle didascalie

I.2: Leonora si è svegliata, deve vestirsi, la cameriera va a prepararle la cioccolata; I.3: Orazio saluta il padre dicendogli «buongiorno»; III.10: camera di Leonora con lume; III.11: notte.

VI. Rispetto della regola delle tre unità
34. Tempo
35. Circostanze temporali

L’azione si svolge in un momento imprecisato dell’anno; forse nella stagione autunnale o invernale perché Vanesio, che assiste alla toilette di Leonora, mette a scaldare «la veste da camera» di lei (I.2.34).

36. Luogo
37. Circostanze spaziali

L’azione si svolge all’interno della casa di Anselmo (camera di Isabella e di Leonora; orto; strada davanti alla casa di Anselmo).

38. Azione
39. Circostanze particolari dello sviluppo dell’argomento

Attraverso l’azione il vecchio Anselmo, laudator temporis acti, scopre l’ipocrisia della figlia e l’onestà della nuora.

VII. Elementi materiali, performativi e didascalici
40. Uso di oggetti particolari

Libri di entrata e di uscita, fogli con conti, I.1 (Anselmo); tavolino con libri diversi, I.4.1 (Isabella); tavolino con libri, 1.5.1-9 (Isabella; Anselmo); ritratto di Silvio, I.4.1 (Isabella); ritratto di Silvio, I.7.61-64 (Isabella-Leonora); ritratto di Silvio, I.8.4 (Anselmo); ritratto di Silvio, I.9.1-27 (Lisetta); ritratto di Silvio, I.9.28 (Isabella); cerchietto d’oro, I.9.24-25 (Isabella a Lisetta); una dobla, I.9.26 (Leonora a Lisetta); ritratto di Isabella, II.10.13 (Silvio), ritratto di Isabella, II.10.14-36, II.14.1-6 (Anselmo); lettera, II.11 (Meo); lettera, II.12.5-13, II.14.7 (Anselmo); lettera, II.14.8-21 (Isabella); lettera, II.16.13-47 (Lisetta,Isabella, Leonora); altra lettera, III.3.41(Silvio); lume, III.10 (Eleonora); lanterna, III.13-18 (Anselmo); altro lume, III.13.17-18 (servitore di Orazio che non parla).

41. Uso di effetti sonori e musicali
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42. Uso di effetti speciali
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43. Scena con ampia presenza di personaggi

III.18: Anselmo, Orazio, Leonora, Isabella, Lisetta, Silvio, Vanesio, Meo, un servitore di Anselmo.

44. Didascalie di particolare importanza
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VIII. Prima recita
45. Prima recita

Firenze; Teatro degli Accademici Acerbi; 18 gennaio 1709; 12 repliche.

46. Altre recite nel Settecento

Villa medicea di Poggio a Caiano, 2 giugno 1709; Firenze, teatro Coletti di Via del Giardino, 13 gennaio - 27 marzo 1726; Napoli, casa dell’abate Andrea Belvedere, carnevale 1727; Teatro Valle di Roma (1727?); Vienna, Teatro di Corte, carnevale 1732.

IX. Il testo in Goldoni
47. Riferimenti, diretti o indiretti, al testo o al suo autore presenti negli scritti o nelle opere di Goldoni

La donna di garbo (I.4.6; I.8.1; I.4.28; II.7.9); Il padre di famiglia (I.18.2; I.21.11; I.21.23)

48. Aspetti del testo particolarmente rilevanti in rapporto con il teatro goldoniano.

Il cicisbeo sconsolato viene citato direttamente e indirettamente a proposito del tema educativo femminile; inoltre Vanesio è il modello dal quale Goldoni parte, prendendo le distanze, per il personaggio del cicisbeo.

X. Altri eventuali dati d’importanza presenti nei paratesti proemiali e altre osservazioni d’interesse
49. Dati dei paratesti
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50. Osservazioni

Il cicisbeo sconsolato, che oggi appartiene all’archeologia, dal 1708 in poi, sottoposta a continue manipolazioni, ebbe notevole successo di rappresentazioni e di stampe. Nonostante i ‘riboboli’ che infastidivano Goldoni, circolò in Italia e fuori; nel 1753, a Venezia, mentre si assisteva al successo dell’edizione Bettinelli e della fiorentina Paperini delle Commedie goldoniane, Angelo Geremia ristampò il teatro del Fagiuoli edito a Firenze da Moücke.