I. Titolo e dati bibliografici
00. Schedatore/Schedatrice
Freixeiro Ayo, Irina
01. Autore
Raimondi, Luca
02. Titolo
Trionfi d'amore de' deliri dell'inganno, I; overo La propria passione accieca
03. Titolo completo

I trionfi d’amore ne’ deliri dell’inganno overo La propia passione accieca

04. Manoscritti
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05. Edizioni utilizzate

I trionfi d’amore ne deliri dell’inganno overo la propia passione accieca, opera tragicomica di Luca Raimondi nobile reggiano, all’Illustriss. & Eccelentiss. Sig. D. Sigismondo Francesco d’Este Marchese di S. Martino, Bologna, Gioseffo Longhi, 1681.

II. Tipo
06. Genere

Tragicommedia («opera tragicomica»).

06. Sottogenere
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07. Generi interni
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III. Personaggi e rapporti
08. Elenco dei personaggi

Solidiano, giovanetto re d’Albania; D. Enrico, marchese di Scutari, suo zio e tuttore; D. Berenice, principessa di Cherso, creduta nipote a D. Enrico; D. Rodrigo, signore di Dibra e principe del sangue; D. Fernando, conte di Vellona, favorito del re; Eliana, principessa d’Epiro; Cardelina, sua damigella; Panzetta, servo di corte; Colombino, servo di D. Rodrigo; guardie reali; Amore; Inganno.

09. Protagonisti

Solidiano e Berenice.

10. Personaggi e maschere della commedia dell’arte o da essi derivati

Colombino presenta un tratto tipico del Dottore (utilizza a volte un latino sbagliato) ma tanto lui quanto l’altro servo, Panzetta, condividono caratteristiche con la figura del secondo zanni.

11. Valore allusivo dei nomi dei personaggi

Amore, Inganno.

12. Rapporti fra i personaggi

Solidiano e Berenice: amanti; Rodrigo ed Eliana: prima nemici e alla fine amanti.

13. Personaggi speculari
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14. Soliloqui e monologhi di particolare importanza

Enrico riassume e spiega agli altri personaggi i fraintendimenti e i motivi scatenanti della situazione (III.10).

15. Dialoghi e successioni di monologhi di particolare importanza
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16. Uso particolarmente rilevante degli a parte
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17. Personaggi che parlano solo in verso

Amore e Inganno. Occasionalmente, altri personaggi (vid. §18).

18. Personaggi che parlano solo in prosa

Tutti tranne Eliana (parla in verso in II.10). Inoltre, tutti i personaggi, in qualche momento, chiudono un monologo oppure una scena con un distico.

19. Personaggi che parlano a soggetto
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20. Personaggi che alternano testo scritto e improvvisazione
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21. Personaggi che parlano solo in italiano

Tutti, tranne Colombino, il quale combina l’italiano con frasi in un latino maccheronico.

22. Personaggi che parlano solo in dialetto, in forme di italiano regionale o storpiato, o in una lingua straniera

Colombino utilizza, occasionalmente, il latino storpiato.

23. Uso significativo e iterativo di figure retoriche o risorse simili
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IV. Intreccio
24. Riassunto dell’argomento del testo

Atto I: Solidiano, re d’Albania, e D. Berenice, principessa di Cherso, sono innamorati e godono il loro amore in segreto. Rodrigo, un principe amico del re, è innamorato di Berenice e, sebbene lei lo rifiuti, lui non si arrende e pianifica l’assassinio del re. Solidiano riceve una lettera e scopre i sentimenti di D. Rodrigo verso la principessa di Cherso, per cui decide di travestirsi da donna per interrogare D. Fernando, il quale, dato che mostra un’incrollabile fedeltà nei riguardi di D. Rodrigo, viene rinchiuso in una stanza nell’attesa che il re d’Albania trovi un boia che possa ucciderlo. Nel bosco, Eliana e Cardelina, travestite da pellegrini, conoscono Panzetta, un servo del regno, che decide di guidarle fino alla corte. Arriva la notte e il tentativo di regicidio da parte di D. Rodrigo culmina con una lotta tra protagonista e antagonista; l’assenza di luce, però, non permette ai duellanti di riconoscersi e, per errore, entrambi attaccano Colombino, il servo di D. Rodrigo, che però resta illeso.


Atto II: D. Enrico, sospettando che Berenice abbia un amante, interroga la donna in modo così violento e rumoroso che Rodrigo e Solidiano accorrono in suo aiuto. Nel frattempo, Eliana e Cardelina, ancora travestite e con l’aiuto di Panzetta, arrivano a corte. Solidiano decide di travestirsi da Rodrigo, per cui la principessa appena arrivata, tenta di ucciderlo con un pugnale: si scopre, a questo punto, che Rodrigo e Eliana erano già stati promessi l’uno all’altra prima che il principe decidesse di allontanarsi da lei. Enrico assiste al tentativo di omicidio: fa imprigionare Eliana e affida a Panzetta il ruolo di boia della principessa. Inoltre, Solidiano ha già trovato chi può uccidere D. Fernando: D. Rodrigo. Né Panzetta né Rodrigo, però, sono in grado di compiere i crimini ordinati loro e i due prigionieri fuggono.


Atto III: Berenice e Fernando fingono la loro morte e lasciano a palazzo due cadaveri senza testa con indosso i loro vestiti per far comprendere agli altri personaggi le tragiche conseguenze dei fraintendimenti susseguitisi e delle loro decisioni irrazionali. D. Rodrigo trova Eliana e si scusa per essere stato vittima della bellezza di Berenice e promette, da quel momento in poi, di amare soltanto lei. Alla fine, i due amanti principali si riuniscono alla corte d’Albania dove Enrico sbroglia, raccontandoli, tutti gli intrichi e assolve le malefatte di ogni personaggio. Le due coppie, D. Rodrigo ed Eliana e Solidiano e Berenice, rimangono insieme e felici.
25. Tema principale

L’amore.

26. Temi secondari

Vendetta, odio, insensatezza, inganno.

27. Comicità

In generale è costruita quasi esclusivamente sulle battute di Colombino e Panzetta (vid. I.7; I.9; I.13; ecc.). Un elemento fondamentale per la comicità è il buio: i personaggi non si riconoscono, dunque s’intensificano gli imbrogli e l’oscurità diventa, per esempio, lo scenario perfetto per un pauroso Colombino che cammina accovacciato a terra per timore di perdere la testa.

28. Elementi polemici, satirici e parodici
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V. Luogo e tempo
29. Luogo generale

La corte del re di Albania (non viene specificata la città).

30. Cambiamenti di luogo

I.1-5: camera di D. Berenice; I.6-7: cortil regio; I.8-9 bosco; I.10-13: appartamenti di Fernando; II.1-9: cortil devastato confinante al giardino; II.10-III.2: prigione; III.3-5: stanze di Enrico; III.6-7: giardino; III.8-10: cortil regio.

31. Durata totale dell’azione
Nell’esordio dell’opera si indica che è l’inizio di una nuova giornata (Solidiano e Berenice si svegliano insieme). Alla fine del primo atto, si sa che sono le due di notte giacché, quell’ora, Colombino e Rodrigo avevano un appuntamento. Lungo il secondo e il terzo atto, sono frequenti i riferimenti alle lanterne, ai lumi e al buio: le azioni principali, dunque, si svolgono sempre di notte. Nelle ultime scene dell’opera, questi riferimenti spariscono e si può intuire che un nuovo giorno è cominciato. Anche se non viene specificata una temporalità concreta, probabilmente la durata totale dell’azione è di 24 ore.
32. Soluzione di continuità temporale fra gli atti o fra le scene
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33. Indicazioni esplicite sul momento temporale presenti nelle battute o nelle didascalie

I.3: «e già che spunte dall’indorata porta dell’Oriente l’Aurora, e con ammanto di porpora si dichiara foriera di nuova luce»; I.5: «Non apena comparse su l’Orizonte la forriera del giorno»; II.8: «Alla successione dell’Alba sogliono pagliarsi d’orrori le Stelle, come allo spuntare del Sole dileguansi tutte le tenebre»; III.2: «Tutta la notte, gira di quà, gira di là».

VI. Rispetto della regola delle tre unità
34. Tempo
35. Circostanze temporali

Probabilmente lungo 24 ore (cfr. §31).

36. Luogo
37. Circostanze spaziali

Tutta l’azione si svolge nella corte del re d’Albania e zone circostanti (la città non viene specificata).

38. Azione
39. Circostanze particolari dello sviluppo dell’argomento

L’azione è unitaria e gira intorno al tentativo di D. Rodrigo di far innamorare Berenice, ma la forza dell’amore tra lei e il re Solidiano vince sopra ogni cosa.

VII. Elementi materiali, performativi e didascalici
40. Uso di oggetti particolari

Specchio (I.1); lettera (I.6); corno e lepre morta (I.9); maschera (I.10); pistola (II.11-13); importante anche il lume che accompagna, di solito, i personaggi dato che la parte più importante della trama si svolge al buio (per esempio II.2 e 8).

41. Uso di effetti sonori e musicali

In I.11 le didascalie indicano l’uso di strumenti musicali «Doppo vn grosso concerto di stromenti all’armonia d’un Lento si sentirà la seguente voce, che canterà. Cieco Amore [...] Qui fermata la voce Rodrigo...». I.9 si apre con Panzetta che suona un corno.

42. Uso di effetti speciali

Il personaggio d’Amore rimane sospeso in aria durante il suo intervento (I.3).

43. Scena con ampia presenza di personaggi

In generale, c’è un massimo di tre o quattro personaggi tranne in II.8 (appena comincia questa scena, tuttavia, quattro dei personaggi partono e rimangono solo in due).

44. Didascalie di particolare importanza
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VIII. Prima recita
45. Prima recita
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46. Altre recite nel Settecento
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IX. Il testo in Goldoni
47. Riferimenti, diretti o indiretti, al testo o al suo autore presenti negli scritti o nelle opere di Goldoni
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48. Aspetti del testo particolarmente rilevanti in rapporto con il teatro goldoniano.
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X. Altri eventuali dati d’importanza presenti nei paratesti proemiali e altre osservazioni d’interesse
49. Dati dei paratesti

Dedica a Sigismondo Francesco d’Este e lettera «A chi legge» (l’autore si dichiara cristiano per evitare fraintendimenti; nella sua opera appaiono concetti come il Fato oppure il Destino ed evocazioni a diverse divinità pagane).

50. Osservazioni

Interessante la prevalenza della notte come sfondo dell’opera. È importante segnalare, inoltre, la presenza delle due figure allegoriche: Amore e Inganno. I loro interventi compaiono in I.2 e I.3, due scene brevi, le quali fungono da motore per tutta la durata della narrazione: Inganno, travestito, provoca la situazione di confusione tra i due amanti (Solidiano e Berenice) e, immediatamente dopo, Amore si confronta con questa nera figura, la scopre e protegge i due innamorati dalle predizioni di Inganno. Queste due scene erano probabilmente frammenti cantati (la disposizione dei versi indica la presenza di arie), ma nell’edizione analizzata non si conserva nessuna indicazione musicale.