I. Titolo e dati bibliografici
00. Schedatore/Schedatrice
Winter, Susanne
01. Autore
Nelli, Jacopo Angelo
02. Titolo → Edizione
Dottoressa preziosa, La
03. Titolo completo

La dottoressa preziosa.

04. Manoscritti
-
05. Edizioni utilizzate

Nelli, Jacopo Angelo, La dottoressa preziosa, in Commedie, IV, Siena, Stamperia del Pubblico, Francesco Rossi, 1756, pp. 1-168;

Nelli, Jacopo Angelo, La dottoressa preziosa, in Commedie, IV, Milano, Agnelli, 1762, pp. 1-168;

Nelli, Jacopo Angelo, La dottoressa preziosa, in Commedie, a cura di Alcibiade Moretti, III, Bologna, Zanichelli, 1899, pp. 247-357.

II. Tipo
06. Genere

Commedia.

06. Sottogenere
-
07. Generi interni

Poesia (I.6; quattro versi endecasillabi); sonetto (I.11; prima strofa), aria (II.8; sei ottonari); sonetto (II.10).

III. Personaggi e rapporti
08. Elenco dei personaggi

Saforosa, vedova giovane, dottoressa; Petronio, padre della medesima; Orazio, fratello della stessa; Cleante, giovane erudito, amico di Orazio; Cornelia, amante di Orazio e sorella di Cleante; Terenziano, poetastro, amico e amante segreto di Saforosa; Plautina, cameriera di Saforosa; Pippo, servo della stessa; Bita, servetta di Cornelia.

09. Protagonisti

Saforosa (il titolo La dottoressa preziosa si riferisce alla protagonista).

10. Personaggi e maschere della commedia dell’arte o da essi derivati
-
11. Valore allusivo dei nomi dei personaggi

I nomi di Saforosa, Terenziano e Plautina alludono agli autori Saffo, Terenzio e Plauto.

12. Rapporti fra i personaggi

Cleante e Terenziano innamorati di Saforosa (vedi § 8).

13. Personaggi speculari
-
14. Soliloqui e monologhi di particolare importanza
-
15. Dialoghi e successioni di monologhi di particolare importanza
-
16. Uso particolarmente rilevante degli a parte
-
17. Personaggi che parlano solo in verso
-
18. Personaggi che parlano solo in prosa

Tutti.

19. Personaggi che parlano a soggetto
-
20. Personaggi che alternano testo scritto e improvvisazione
-
21. Personaggi che parlano solo in italiano

Tutti.

22. Personaggi che parlano solo in dialetto, in forme di italiano regionale o storpiato, o in una lingua straniera
-
23. Uso significativo e iterativo di figure retoriche o risorse simili
-
IV. Intreccio
24. Riassunto dell’argomento del testo

Atto I: Saforosa, il cui vero nome è Petronilla, è una giovane vedova innamoratasi dell’idea di ascendere alle alte sfere dell’erudizione con l’aiuto dello pseudo-erudito Terenziano, per cui ha scelto un nome d’arte che allude a Saffo. Nel suo ruolo come amante della poesia e delle opere letterarie e scientifiche, Saforosa si circonda di montagne di libri, che tiene perfino in cucina, fa uso di un linguaggio prezioso e si cimenta nella scrittura di poesie e di un’opera “cavallina” con eroi equestri, ma non può impedire che la sua presunzione e la sua ignoranza emergano chiaramente nella conversazione con gli altri.

Atto II: fidandosi ciecamente di Terenzio, Saforosa non si rende conto della sua ridicola preziosità. Per far rinsavire Saforosa e liberarsi così dell’impostore Terenziano, amante di Saforosa ma soprattutto dei suoi beni, il padre e il fratello Orazio escogitano un piano con l’aiuto della servitù.

Atto III: la serva Bita si presenta travestita da don Macrobio, il cui fiume di parole straripante di nomi di filosofi e scrittori antichi mette a tacere Terenziano e fa nascere in Saforosa i primi dubbi sulla sua effettiva competenza. La serva Plautina ne approfitta per mettere in buona luce il ragionevole e intelligente Cleante, innamorato di Saforosa, e alla fine ci riesce. Terenziano, smascherato come impostore, fugge da Roma e Saforosa, riacquistato il senno, sposa Cleante.

25. Tema principale

Preziosità e falsa erudizione delle donne.

26. Temi secondari
-
27. Comicità

Comico linguistico (lessico, grammatica, stile) in quasi tutti i dialoghi di Saforosa con altri personaggi (I.3, 4, 7, 11, 13; II.1); travestimento di Bita da “letteratone” don Macrobio (III.7).

28. Elementi polemici, satirici e parodici

“Opera cavallina” (opera in cui i personaggi principali sono cavalli e quelli secondari sono asini) di Saforosa e discussione su naturalezza e verosimiglianza nell’opera (II.8), sonetto di Terenziano (imitazione e plagio; II.10).

V. Luogo e tempo
29. Luogo generale

Roma, nel Borgo de’ Greci.

30. Cambiamenti di luogo

I.1-3: sala; I.4-6: strada; I.7-9: anticamera; I.10-15: gabinetto con libri; II.1-3: sala; II.4-6: cortile; II.7-11: anticamera in forma di studio; III.1-2: strada; III.3-4: anticamera; III.5-7: strada; III.8-9: gabinetto in forma di libreria; III.10-12: cortile; III.13-16: anticamera.

31. Durata totale dell’azione
Non precisato, presumibilmente una giornata.
32. Soluzione di continuità temporale fra gli atti o fra le scene
-
33. Indicazioni esplicite sul momento temporale presenti nelle battute o nelle didascalie
-
VI. Rispetto della regola delle tre unità
34. Tempo
35. Circostanze temporali
-
36. Luogo
37. Circostanze spaziali

L’azione si svolge nella città di Roma, nei dintorni della casa di Saforosa (casa, cortile, strada).

38. Azione
39. Circostanze particolari dello sviluppo dell’argomento

Non ci sono azioni secondari. Saforosa, la dottoressa preziosa, riacquista il senno.

VII. Elementi materiali, performativi e didascalici
40. Uso di oggetti particolari

Travestimento di Bita da don Macrobio, letterato (III.1-2, III.7).

41. Uso di effetti sonori e musicali

Ballo con piccola orchestra (I.13, I.14, I.15).

42. Uso di effetti speciali
-
43. Scena con ampia presenza di personaggi
-
44. Didascalie di particolare importanza
-
VIII. Prima recita
45. Prima recita
-
46. Altre recite nel Settecento
-
IX. Il testo in Goldoni
47. Riferimenti, diretti o indiretti, al testo o al suo autore presenti negli scritti o nelle opere di Goldoni
-
48. Aspetti del testo particolarmente rilevanti in rapporto con il teatro goldoniano.
-
X. Altri eventuali dati d’importanza presenti nei paratesti proemiali e altre osservazioni d’interesse
49. Dati dei paratesti
-
50. Osservazioni

Caricatura di una figura di donna erudita ridicola, mediata dal teatro di Molière (Les Précieuses ridicules, 1659, et Les Femmes savantes, 1672), presente anche ne La donna di testa debole (1753) di Carlo Goldoni.