I. Titolo e dati bibliografici
00. Schedatore/Schedatrice
Marchisio, Cristina
01. Autore
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02. Titolo → Edizione
Fausse Coquette, La
03. Titolo completo

La fausse coquette, comédie en trois actes, mise au Théâtre par Monsieur B****, et représantée pour la première fois par les Comédiens Italiens du Roi dans leur Hôtel de Bourgogne, le dix-huit de décémbre 1694.

04. Manoscritti
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05. Edizioni utilizzate

Le Théatre Italien de Gherardi, ou Le Recueil général de toutes les comédies et scènes françaises jouéés par les Comediens Italiens du Roi, pendent tout le temps qu’ils ont été au service. Enrichi d’estampes en taille-douce à la tête de chaque Comedie, à la fin de laquelle tous les airs qu’on y a chantés se trouvent gravés notés avec leur basse-continue chiffrée, Paris, Jean-Baptiste Cusson et Pierre Witte, 1700, vol. V, pp. 361-484.

N.B.: l'autore, Monsieur B****, è stato identificato dalla critica sia con Claude-Ignace Brugière de Barante che con Louis Biancolelli.

II. Tipo
06. Genere

Commedia (commedia d’intreccio, commedia di costume, commedia a spettacolo) ma anche revue-opérette.

06. Sottogenere
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07. Generi interni

In ogni atto si trovano diversi pezzi cantati.

III. Personaggi e rapporti
08. Elenco dei personaggi

Octave (Ottavio), Prince polonois.

M[onsieur] Prudent, Gouverneur [=precettore] du prince. Cinthio (Cinzio).

Colombine (Colombina), Femme de M[onsieur] Prudent.

Angélique (Angelica), nièce [=nipote] di M[onsieur] Prudent.

Léandre (Leandro), amant d’Angélique.

Arlequin (Arlecchino), Intriguant.

Mezzetin (Mezzettino), Valet de Léandre.

Pierrot (Pedrolino), Domestique de M[onsieur] Prudent.

Dame Françoise, Domestique de M[onsieur] Prudent.

Pasquariel (Pasquariello), Valet d’Octave.

Un tailleur. Arlequin (Arlecchino)

Un peintre. Arlequin (Arlecchino)

Un normand. Arlequin (Arlecchino)

Un magicien. Arlequin (Arlecchino)

[Maître Jacques].

[Un porteur de lettres].

[Un porteur de chaise [= portantino, portatore di seggetta]].

Plusieurs démons.

(1) Prudent era interpretato da Marco Antonio Romagnesi (1633? – 1706) detto Cinthio.

(2) Nel corso della commedia, in realtà, si allude ad Angelique non come alla nipote bensì come alla figlia di M[onsieur] Prudent. L’incongruenza è probabilmente da attribuire a Gherardi dato che appare, per la prima volta, nell’edizione Le Théatre Italien de Gherardi […], Paris, Jean-Baptiste Cusson et Pierre Witte, 1700.
09. Protagonisti

Colombine è la fausse coquette che dà il titolo alla commedia. Con verve e intelligenza darà espressione alla sua volontà di gioco e di autonomia e avrà la meglio sia sull’anziano marito, sia sul potenziale amante. Arlequin è l’intrigant che, con tutti i mezzi possibili (lazzi, travestimenti, magia) tiene le fila dell’intreccio.

10. Personaggi e maschere della commedia dell’arte o da essi derivati

Colombine (Colombina), Arlequin (Arlecchino), Mezzetin (Mezzettino), Pierrot (Pedrolino), Pascuariel (Pasquariello).

11. Valore allusivo dei nomi dei personaggi

Il nome dell’anziano Monsieur Prudent ben si adatta a un personaggio ligio alle tradizioni e ai valori del passato. La battuta di Arlequin: «La prudenza è la virtù dei poltroni» (I.3.5) è probabilmente riconducibile ironicamente al suo carattere. Nel terzo atto, il suo nome viene storpiato con effetti comici da un portantino, in “Monsieur Pruneau” (“Signor prugna secca”) e subito dopo in «Impudent, Pudent, Imprudent» (III.7.1 e III.7.3).

Il nome del pretendente alla mano di Angélique, Monsieur de Pommenville, in primo luogo rimanda ironicamente alla toponomastica della sua Normandia natale in cui, soprattutto al nord, è assai frequente il suffisso -ville (Deauville, Trouville, Canapville ecc.). In secondo luogo, con il termine «pomme» (= mela), evoca la produzione tipica della regione, sottolineando l’origine rurale del personaggio. In ultimo «Pomme-en-ville» [letteralmente = «Mela-in-città»] forse condensa simbolicamente -e ancora con effetti satirici- il viaggio del personaggio provinciale dalla campagna alla capitale (III.7).

12. Rapporti fra i personaggi

Prudent-Colombine: marito anziano e moglie giovane.

Prudent-Angélique: zio e nipote, nell’elenco dei personaggi, ma padre e figlia, nella commedia (V. § 08).

Prudent-principe Octave: precettore e discepolo.

Léandre-Angélique: innamorati.

Principe Octave-Colombine: innamorato-seduttrice.
13. Personaggi speculari

Prudent/principe Octave: rivali per amore di Colombine.

14. Soliloqui e monologhi di particolare importanza

In apertura di commedia, Colombina confessa in un monologo l’intenzione di sedurre il principe Octave, pur senza compromettere la propria virtù (I.1.14).

La passione di Octave per Colombine si palesa in un soliloquio (I.10.1-2) e un monologo (II.7.1-9).

15. Dialoghi e successioni di monologhi di particolare importanza

Incontrata Colombina al ballo e innamoratosi dei suoi occhi, il principe Octave, all’uscita, le chiede di svelare il suo volto. Al rifiuto di lei, chiede almeno il ritratto. La donna risponde di averlo perduto rivelando che è proprio lei l’ “originale” del ritratto trovato dal principe giorni prima (I.4).

Prudent, a colloquio con il principe Octave, vede il ritratto della moglie al braccio del giovane e quasi sviene (I.10).

Prudent, geloso, litiga con Colombine che non si lascia intimidire, difende la sua indipendenza e rivela la sua superiorità intellettuale (II.3).

Il principe Octave confessa a Prudent il suo amore per Colombine senza sospettare che questi ne sia il marito (III.1).

16. Uso particolarmente rilevante degli a parte
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17. Personaggi che parlano solo in verso
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18. Personaggi che parlano solo in prosa

Tutti i personaggi parlano in prosa tranne il principe Octave che, in alcuni monologhi, si esprime in versi. Sono altresì in versi le canzoni intonate da Mezzetin (I.3.33; I.3.54; I.11.49); le formule usate da Arlequin per invocare i demoni (II.7.65; II.7.71); la canzone del demone (II.7.76); la canzone della Pizia (II.7 106; II.7.108); la canzone di Pasquariel (II.7.107); la massima sul matrimonio di Arlequin travestito da Monsieur de Pommenville (III.7.26); la conclusiva canzone di Bacco (III.8.33-38).

19. Personaggi che parlano a soggetto
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20. Personaggi che alternano testo scritto e improvvisazione
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21. Personaggi che parlano solo in italiano

Anche se abitualmente parlano in francese, pronunciano alcune frasi in italiano Arlequin e Mezzetin (I.3.3-7; I.3.9); Pasquariel (I.7.3; I.7.15); Mezzetin (I.8.1; I.8.3; I.8.11); Pierrot (II.2.14; II.2.16; II.2.18) e, ancora, Arlequin (III.8.13).

22. Personaggi che parlano solo in dialetto, in forme di italiano regionale o storpiato, o in una lingua straniera

Anche se abitualmente parlano in francese, pronunciano alcune frasi in italiano Arlequin e Mezzetin (I.3.3-7; I.3.9); Pasquariel (I.7.3; I.7.15); Mezzetin (I.8.1; I.8.3; I.8.11); Pierrot (II.2.14; II.2.16; II.2.18) e, ancora, Arlequin (III.8.13).

23. Uso significativo e iterativo di figure retoriche o risorse simili
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IV. Intreccio
24. Riassunto dell’argomento del testo

ATTO I

Colombine, moglie dell’anziano e geloso Prudent, per coquetterie, ha deciso di sedurre il principe polacco Octave e, per questo, ha lasciato cadere il suo ritratto che è stato raccolto dal giovane. Ora, accompagnata dagli innamorati Angélique e Léandre, partecipa a un ballo in maschera all’insaputa del marito e si lascia corteggiare da Octave senza rivelare il suo volto. Octave si convince di aver incontrato l’originale del ritratto. Fuori dal teatro, Arlequin travestito da donna si lascia sedurre da Pasquariel e Mezzetin e prendere in giro dalla figlia di Prudent, Angélique. Il giorno dopo, Prudent -precettore di Octave- sorprende il suo discepolo mentre contempla il ritratto della moglie. A conclusione di un primo atto dedicato al tema dell’essere e dell’apparire, del volto e della maschera, Arlecchino si presenta a casa del principe come pittore e fa vedere vari ritratti da lui dipinti su un paravento. In alcuni di essi appare Colombine e il principe si dichiara disposto a pagare una fortuna pur di avere il paravento.

ATTO II

Pasquariel, Mezzetin e Arlequin piangono la morte dell’oste Maitre André. Prudent apprende dal servo Pierrot che la moglie, la sera prima, ha danzato con il principe. In preda alla gelosia, rimprovera Colombine per le troppe libertà che si prende ma questa gli tiene testa difendendo l’innocenza dei suoi svaghi e deprecando le sue pretese di controllarla. Prudent si consola aspettando il futuro genero Pommenville a cui ha promesso la mano di Angélique. Per un equivoco provocato da Pierrot, i due innamorati Angélique e Léandre leggono a turno una grossolana lettera di addio e pensano di essere stati lasciati. A continuazione, nel bosco, Octave dà sfogo al suo amore mentre Arlequin, travestito da mago, gli rivela che Colombine è sposata e tenta di stornarlo dal suo folle desiderio.

ATTO III

Octave confessa al precettore Prudent di essersi innamorato e gli mostra il ritratto di Colombine. Prudent, riconoscendo la moglie, cela a stento il suo turbamento e promette di fargliela incontrare. Léandre, travestito da sarto, va a casa di Angélique con la scusa di prenderle le misure del vestito da sposa. In questo modo, ottiene la conferma che la donna aborrisce il pretendente Pommenville e che gli è fedele. Anche Arlequin si presenta da Angélique spacciandosi per sarto e la avverte che verrà a “rapirla” in portantina travestito da Pommenville per metterla in salvo. Intanto Prudent si presenta da Octave con Colombine sperando che la moglie tolga al principe ogni illusione ma la donna si mostra ambigua e finisce per appartarsi con il principe nel giardino mentre il marito si dispera e si lamenta con Pierrot. Arlequin risulta provvidenziale nella risoluzione della vicenda. Travestito da Pommenville, mette in salvo Angélique evitando il matrimonio combinato. Subito dopo, appare al principe Octave nei panni di mago e, dopo varie sorprendenti esibizioni, rende manifesto che Colombine è moglie di Prudent. Il giovane rinuncia alla sua illusione. Come ricompensa per l’aiuto, Arlequin convince Prudent ad acconsentire al matrimonio d’amore tra la figlia Angélique e Léandre.

25. Tema principale

Amore.

26. Temi secondari

Rapporti coniugali e amorosi. Seduzione come gioco. Amore in tutte le sue declinazioni di realtà e finzione. Incompatibilità di amore e matrimonio. Coquetterie come ribellione contro la prepotenza maschile e come strategia. Denuncia dei matrimoni di convenienza. Nel quadro della Querelle des femmes, presa di posizione a favore dell’indipendenza femminile e critica all’autorità assoluta dei padri e dei mariti sulle figlie e sulle mogli.

27. Comicità

Il corpo e le sue pulsioni (sesso, fame, sete).

28. Elementi polemici, satirici e parodici

Satira dei costumi e del cuore umano. Satira del vecchio all’antica, avaro e geloso. Satira dell’innamorato in preda agli eccessi della passione. Satira dei medici. Satira dei provinciali (rapporto Parigi-Normandia / capitale-provincia).

V. Luogo e tempo
29. Luogo generale

Parigi.

30. Cambiamenti di luogo

Nel primo atto: strada, vicino alla casa di Prudent e Colombine (I, 1-9); appartamento del principe (I.10-11).

Nel secondo atto: strada (II.1); casa di Prudent e Colombine (II.2-6); bosco (II.7).

Nel terzo atto: casa di Prudent e Colombine (III.1-5); appartamento del principe (III.6); strada (III.7); giardino del principe (III.8).

31. Durata totale dell’azione
Una notte e la giornata seguente.
32. Soluzione di continuità temporale fra gli atti o fra le scene
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33. Indicazioni esplicite sul momento temporale presenti nelle battute o nelle didascalie
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VI. Rispetto della regola delle tre unità
34. Tempo
35. Circostanze temporali

Delle tre unità, quella di tempo è la più rispettata (cfr. § 31). L’azione si svolge la notte del ballo e la giornata seguente.

36. Luogo
37. Circostanze spaziali

Come indica la didascalia iniziale, l’intera azione si svolge a Parigi, anche se si distribuisce in luoghi specifici diversi (cfr. § 30).

38. Azione
No
39. Circostanze particolari dello sviluppo dell’argomento

La commedia prevede due azioni principali: 1. la seduzione del principe da parte di Colombine per divertirsi e vendicarsi dell’anziano marito; 2. l’amore corrisposto di Léandre e Angélique che devono superare alcuni ostacoli prima di convolare a nozze. Alle due azioni principali si alternano varie scene comiche scollegate.

VII. Elementi materiali, performativi e didascalici
40. Uso di oggetti particolari

Il ritratto di Colombine che la donna lascia cadere per suscitare l’interesse del principe Octave (I.1.14) e che il principe contemplerà dichiarando il suo amore per lei (I.10.1; II.7.1-9).

Un paravento di cui il pittore-Arlequin va esibendo successivamente i vari fogli, mostrando diversi personaggi da lui dipinti. I fogli sono opportunamente forati e permettono di vedere parti del corpo di alcuni personaggi. Alcuni personaggi “escono” letteralmente dal paravento con effetti da tableaux vivants: Colombine, ad esempio, mostra il suo volto (I.11.32). Mezzetin vestito da fiammingo, a un tratto, inizia a cantare accompagnato dal suono del flauto (I.11.49); un ladro armato si anima ed “esce” dal quadro per minacciare Prudent (I.11.53).

Tre mantelli e tre cappelli neri a punta indossati inizialmente da Arlequin e poi fatti indossare a Mezzetin e a Pasquariel in segno di lutto per la morte di Maître André (didascalia II.1.39).

Tre lettere. La prima, scritta dal pretendente alla mano di Angélique Pommenville al futuro suocero, che annuncia come imminente la sua visita per conoscere la promessa sposa (II.3.28). La seconda, consegnata per errore da Pierrot ad Angélique e poi da Angélique a Léandre è una grossolana lettera di addio che fa credere ai due innamorati di esser stati lasciati (II.5 e II.6). La terza, non letta, è la lettera d’amore che Léandre ha scritto ad Angélique. Alla fine, Pierrot confessa di aver consegnato per sbaglio ad Angélique, anziché la lettera d’amore di Léandre, una lettera d’addio scritta da lui.

Un gigantesco corsetto provvisto di vari cuscinetti che il sarto-Arlequin mostra ad Angélique e che permette di ironizzare sul tema della moda (III.5.15).

41. Uso di effetti sonori e musicali

Mezzetin “esce” dal quadro che lo rappresenta e canta mentre Arlequin-pittore lo accompagna con il flauto (I.11).

Arlequin con Mezzetin e Pasquarel intonano un tombeau per Maître André (II.1.46-47).

La Pizia, invocata da Arlequin-mago, si materializza accompagnata da un suono di trombette e tamburi (II.7.105 e 108).

42. Uso di effetti speciali

Mezzetin “esce” dal quadro che lo rappresenta e canta mentre Arlequin-pittore lo accompagna con il flauto (I.11).

Arlequin con Mezzetin e Pasquarel intonano un tombeau per Maître André (II.1.46-47).

La Pizia, invocata da Arlequin-mago, si materializza accompagnata da un suono di trombette e tamburi (II.7.105 e 108).

Agli effetti speciali, vanno aggiunti: una portantina che si apre trasformandosi in fortezza (III.7.39); una montagna semovente (III.8.17) che prima si trasforma in un palazzo al cui balcone si affacciano Prudent e Colombine (III.8.21), poi scompare mostrando un magnifico giardino.

43. Scena con ampia presenza di personaggi

In III.8, Arlequin, nei panni di mago, convince il principe Octave che Colombine è moglie di Monsieur Prudent. Octave si rassegna e Monsieur Prudent recupera la moglie. In cambio, Arlequin fa promettere a Monsieur Prudent che acconsentirà al matrimonio d’amore tra la figlia Angélique e Léandre. In questa scena corale di chiusura sono presenti, oltre ai 4 personaggi menzionati, anche Bacco accompagnato da un corteggio di ballerini che cantano e danzano.

44. Didascalie di particolare importanza

In I.11, due didascalie spiegano il funzionamento del paravento del pittore-Arlequin in cui alcuni ritratti si trasformano improvvisamente in tableaux vivants (con fuoriuscita dei personaggi dal quadro).

In II.1, Arlequin, arriva in scena indossando tre mantelli e tre cappelli a punta neri sovrapposti e ne riveste Mezzetin e Pasquariel (didascalia II.1.39); a continuazione, i tre personaggi intonano una musica funebre in morte dell’oste Maître André contraffacendo con la voce il suono del flauto, della tiorba e del liuto basso (didascalia II.1.46).

Dall’edizione Gherardi 1700 (Le Théatre Italien de Gherardi […], Paris, Jean-Baptiste Cusson et Pierre Witte, 1700) in poi, le didascalie si incrementano in modo significativo.
VIII. Prima recita
45. Prima recita

Parigi; Théâtre de l’Hôtel de Bourgogne; compagnia degli anciens italiens; 1694/12/18.

46. Altre recite nel Settecento

Parigi; Théâtre de l’Hôtel de Bourgogne; 1720/04/09.

IX. Il testo in Goldoni
47. Riferimenti, diretti o indiretti, al testo o al suo autore presenti negli scritti o nelle opere di Goldoni
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48. Aspetti del testo particolarmente rilevanti in rapporto con il teatro goldoniano.

La Mirandolina della Locandiera conserva qualche tratto della Fausse coquette (cfr. edizione de La fausse coquette di Camilla Cederna, p. 36).

X. Altri eventuali dati d’importanza presenti nei paratesti proemiali e altre osservazioni d’interesse
49. Dati dei paratesti
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50. Osservazioni

L’autore è stato identificato dalla critica sia con Claude-Ignace Brugière de Barante che con Louis Biancolelli. Propendo per l’identificazione con Barante.