I. Titolo e dati bibliografici
00. Schedatore/Schedatrice
Sansa, Anna
01. Autore
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02. Titolo → Edizione
Arlequin misanthrope
03. Titolo completo

Arlequin misanthrope. Comédie en trois actes.

04. Manoscritti
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05. Edizioni utilizzate

Le Théâtre Italien de Gherardi, ou Le Recueil général de toutes les comédies et scènes françaises jouées par les Comédiens Italiens du Roi, pendant tout le temps qu’ils ont été au service. Enrichi d’estampes en taille-douce à la tête de chaque comédie, à la fin de laquelle tous les airs qu’on y a chantés se trouvent gravés, notés avec leur basse-continue chiffrée, Paris, Jean-Baptiste Cusson et Pierre Witte, 1700, 6 vv., vol. VI, pp. 483-596.

II. Tipo
06. Genere

Commedia.

06. Sottogenere
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07. Generi interni

Contenuti metateatrali e musicali (vedi §§ 41 e 49).

III. Personaggi e rapporti
08. Elenco dei personaggi

Arlequin [Arlecchino]; Octave, amant de Colombine [Colombina]; Colombine; le Docteur [Dottore], père d’Octave; Scaramouche [Scaramuccia], valet d’Octave; Pierrot [Pedrolino], valet d’Arlequin; Monsieur Disanvray, philosophe; Madame de l’Architrave, architecte; Mezzetin [Mezzettino], intrigant; la Comtesse; le Chevalier; un vieillard et sa femme; deux gasconnes; [quatre biscaïens]; un peintre; un libraire; Monsieur de Colafon, maître à danser; Léandre, le fils cadet du Docteur; la fille du Docteur; Jaquet, paysan; Macine, paysanne; Monsieur de Geresol, maître à chanter; [maçon]; [chanteuse]; Monsieur de la Cabriole, maître à danser.

09. Protagonisti

Arlequin.

10. Personaggi e maschere della commedia dell’arte o da essi derivati

Arlequin, Octave, Colombine, Le Docteur, Scarmouche, Pierrot, Mezzetin.

11. Valore allusivo dei nomi dei personaggi

Mr de Disanvray, “disant vrai”, che dice la verità: si tratta di un filosofo pretenzioso come il nome che porta; Madame de l’Architrave: anche in questo caso, il nome del personaggio fa allusione al mestiere di architetto, di cui rappresenta una caricatura; Mr de Colafon: ci spingiamo ad azzardare un accostamento fra il nome del personaggio e il colascione, strumento musicale della famiglia dei liuti, conosciuto per le sue proporzioni inusuali (cassa piccola e lungo manico); forse proprio come il personaggio che si presentava agli spettatori, un ex maestro di danza ormai storpio e dedito al banditismo perché inabile per condizione fisica a qualunque altro mestiere dignitoso; Mr de Geresol: nomen omen, che ricorda note musicali; Mr de la Cabriole: il nome sembra alludere alla destrezza fisica, basata sull’acrobazia, in cui erano specializzati proprio i danzatori italiani.

12. Rapporti fra i personaggi

Arlequin: interlocutore privilegiato di tutti gli altri personaggi, che gli sfilano davanti, quali comparse che animano una società caratterizzantesi per la sua vanità; Colombine-Octave: innamorati; Docteur-Octave: padre e figlio; Arlequin-Octave: rivali in amore; Scaramouche: servitore di Octave; Pierrot: servitore di Arlequin.

13. Personaggi speculari
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14. Soliloqui e monologhi di particolare importanza

Arlequin, misantropia I.1.1: in questo monologo il protagonista presenta il suo personaggio al pubblico. Esso costituisce in qualche modo la chiave di lettura di tutti i dialoghi successivi.

15. Dialoghi e successioni di monologhi di particolare importanza

Arlequin e Colombine: misantropia e misoginia, Prologue; Arlequin e Mr de Disanvray: satira contro la mondanità parigina e la coquetterie, I.4; Arlequin e le Docteur: misantropia e satira sociale, I.5.7-25; Arlequin, la Comtesse e le Chevalier: satira contro la moda del cicisbeismo, II.1; Arlequin, le vieillard e sa femme: satira contro matrimoni d’interesse e misoginia, II.5; Arlequin e Monsieur de Colafon: satira contro l’ambiente dell’Opéra, II.7; Arlequin e Madame de l’Architrave: descrizione della città ideale come ritratto rovesciato di Parigi, II.8.1-27; Arlequin e Colombine: satira contro le ipocrisie della società, III.1; Arlequin, Monsieur de la Cabriole e Monsieur de Geresol: satira contro il mondo dello spettacolo; Arlequin e le libraire: satira contro l’ambiente dell’editoria, III.4; Arlequin e un peintre: satira sociale e misoginia; Arlequin, Colombine e Scaramouche: misoginia, III.7; Arlequin, Jaquet e Macine: misoginia, III.8.1-25; Arlequin e Colombine: descrizione della società ideale attraverso la satira contro quella presente, III.9.7-14.

16. Uso particolarmente rilevante degli a parte
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17. Personaggi che parlano solo in verso

Biscaïens, Gasconne, Bergers.

18. Personaggi che parlano solo in prosa

Le Docteur, Scaramouche, Pierrot, Monsieur Disanvray, Madame de l’Architrave, Mezzetin, La Comtesse, le Chevalier, un Vieillard et sa femme, un Peintre, un Libraire, Monsieur de Colafon, Léandre, la fille du Docteur, Jaquet, Macine, Monsieur de Geresol, Maçon, Monsieur de la Cabriole.

19. Personaggi che parlano a soggetto
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20. Personaggi che alternano testo scritto e improvvisazione

Arlequin, Colombine, Octave, le Docteur e Mr de Colafon.

21. Personaggi che parlano solo in italiano
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22. Personaggi che parlano solo in dialetto, in forme di italiano regionale o storpiato, o in una lingua straniera

Tutti i personaggi parlano in francese; Arlequin pronuncia qualche breve inserto in latino (I.1.13, I.1.15 e I.1.19) o in una lingua fra l’italiano e il guascone (II.6.18 e II.6.22). Scaramouche alterna il francese con brevi inserti o espressioni in italiano (III.7.2 e III.7.4). II Gasconne (guascone e francese).

23. Uso significativo e iterativo di figure retoriche o risorse simili
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IV. Intreccio
24. Riassunto dell’argomento del testo

Atto primo: la scena si apre in un bosco popolato unicamente da bestie, dove un Arlequin disgustato dal mondo si è ritirato per sottrarsi alle ipocrisie della vita parigina. Qui Colombine si rivolge all’unica figura umana che incontra per invocare soccorso: partita ormai otto giorni prima dalla capitale sulle orme dell’amato in fuga, la giovane è sola e disperata. Il dialogo con Arlequin è l’occasione per ripercorrere le tappe della storia d’amore che l’ha condotta in tale miserevole stato. Dopo una promessa di matrimonio, il príncipe che l’aveva sedotta è sparito nel nulla. Questi altri non è che Octave, in realtà attore, che fugge l’amata non già per mancanza di trasporto, ma per averla ingannata riguardo alla propria condizione. Al fine d’avere notizie di Colombine, il giovane ha inviato a Parigi Scaramouche, che gli riferisce della fuga della ragazza sulle sue tracce.

Atto secondo: dai dialoghi che Arlequin intrattiene con i personaggi che via via si succedono sulla scena si delinea progressivamente l’identità della maschera, per l’occasione un filosofo misantropo, ritiratosi un mese prima dalla vita mondana. Al protagonista rendono omaggio le varie comparse: nel primo atto, un collega filosofo e un uomo di lettere; nel secondo atto, una nobildonna accompagnata dal cavalier servente, un attore, un’improbabile coppia formata da un vecchio e dalla sua giovane moglie, due guascone, un maestro di danza borseggiatore e un’architetta incaricata di costruire la città ideale; nel terzo atto, un maestro di canto, un libraio, un pittore e ancora una coppia di contadini. Questi dialoghi rappresentano altrettante occasioni per il misantropo di dare libero sfogo a una pungente satira sui costumi del tempo.

Terzo atto: nel terzo atto riprende corpo il filone pseudo-sentimentale. I due innamorati s’incontrano casualmente al cospetto di Arlequin, che nel frattempo le naturali grazie di Colombine hanno strappato dallo stato di atarassico distacco tanto tenacemente perseguito. I nobili sentimenti dell’innamorata, disposta a perdonare Octave per aver nascosto la sua condizione di attore, ricevono il giusto premio nel finale, quando il giovane si rivela essere figlio del Docteur, ansioso di accogliere in famiglia una nuora d’animo così puro.
25. Tema principale

Satira sociale e di costume sulla vita mondana della capitale.

26. Temi secondari

Filone sentimentale che vede coinvolti Colombine e Octave.

27. Comicità

Satira sociale, misantropia, misoginia.

28. Elementi polemici, satirici e parodici

Satira contro le ipocrisie della vita mondana parigina.

V. Luogo e tempo
29. Luogo generale

Bosco.

30. Cambiamenti di luogo
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31. Durata totale dell’azione
Presumibilmente dodici ore (vedi §35).
32. Soluzione di continuità temporale fra gli atti o fra le scene
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33. Indicazioni esplicite sul momento temporale presenti nelle battute o nelle didascalie
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VI. Rispetto della regola delle tre unità
34. Tempo
35. Circostanze temporali

A parte il saluto iniziale di Arlequin, un generico «Bonjour» (I.1.1), nessun altro elemento consente di situare l’azione: semplicemente si arriva a ipotizzare che la sfilata di personaggi al cospetto di Arlequin possa ragionevolmente svolgersi in un arco di tempo che non oltrepassa le ventiquattrore; anzi, trattandosi di un luogo all’aperto, potremmo restringere il campo alle ore di luce naturale, se la didascalia di II.9 delle edizioni secentesche, successivamente soppressa, non avvertisse il lettore dell’ambientazione notturna della scena. Le altre indicazioni riguardano eventi precedenti, in particolare la partenza dei due innamorati da Parigi (I.2.15 e 51, I.3.1 e 12), la lunghezza del soggiorno della Comtesse lontano dalla capitale (II.1.6 e 7), la rapida ascesa sociale di una cantante dell’Opéra (II.8.32), le peripezie del pittore (III.5.15 e 27).

36. Luogo
37. Circostanze spaziali

L’unica precisazione spaziale compare dopo la lista dei personaggi per informare il lettore che la scena si svolge in un bosco. La localizzazione è ribadita immediatamente dopo, in apertura (I.1.1); nella breve didascalia e all’interno del soliloquio, nella scena seguente (I.2.10); e, infine, all’inizio dell’ultimo atto (III.1.3).

38. Azione
39. Circostanze particolari dello sviluppo dell’argomento

Nonostante l’effettiva irrilevanza del filone sentimentale, continuamente interrotto da inserti e dialoghi satirici, l’unità di azione può considerarsi rispettata in quanto la vicenda legata alla separazione e al ritrovamento dei due innamorati ha uno sviluppo coerente.

VII. Elementi materiali, performativi e didascalici
40. Uso di oggetti particolari
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41. Uso di effetti sonori e musicali

In chiusura di I.6 la didascalia recita: les violons jouent une chaconne; I.6.68-72: dialogo cantato fra un espagnol e una espagnolette; II.6.1 e 15: canto di una gasconne; II.6.22: Arlequin canta su un motivo di vaudeville; all’altezza di II.7.30 una cantante intona un’aria d’opera; all’altezza di III.9.14 si legge: Le théâtre représente un fort beau bocage. On voit plusieurs bergers assis auprès de leurs bergères qui jouent de différents instruments. Un berger et une bergère héroïques chantent ce duo italien, poi, Octave chante ; da III.9.18-24 si svolge il dialogo cantato fra Arlequin, Octave, Colombine, Léandre, Mezzetin e Scaramouche.

42. Uso di effetti speciali

In chiusura di I.6 si legge: On ouvre, et on voit un grand cabinet illuminé. Il est soutenu par quatre mores vêtus de gaze d’or. Il y a dans chaque niche, des figures richement vêtues. Les violons jouent une chaconne. Quatre biscaïens dansent. Les figures du cabinet se détachent, et font une danse de postures.

All’altezza di II.7.26 si legge: Madame de l’Architrave se retire, et en même temps tous les maçons qui l’accompagnaient bâtissent en dansant, un magnifique palais. E di II.7.32: tout le palais se détruit.

All’altezza di III.5.29 si legge: on apporte un tableau qui représente un abbé avec un habit brodé, et une cravate en Steinkerque. Segue, a III.5.35: le tableau change, et l’abbé paraît devant une toilette pleine de carrés, de pots de pommade, et de rouge; a III.5.37: le tableau change. Une femme paraît devant une table pleine de bouteilles de ratafia. Elle a une pipe à la bouche et un verre à la main; a III.5.39: on voit un petit Arlequin dans le tableau qui salue, descend, danse et s’en va.
43. Scena con ampia presenza di personaggi

I.5: scena in tre parti, dialogo fra Arlequin e le Docteur, venuto a rendergli omaggio e a presentargli i propri figli, prima di dirigersi a Parigi; dialogo fra Arlequin e Scaramouche, che aspira anch’egli a inserirsi nella vita della capitale; momento spettacolare, con danza e canto. 6 personaggi, le Docteur, Arlequin, Léandre, une fille, Scaramouche, quatre biscaïens. III.9: scena corale di chiusura. 7 personaggi, le Docteur, Octave, Colombine, Arlequin, Léandre, Mezzetin, Scaramouche.

44. Didascalie di particolare importanza
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VIII. Prima recita
45. Prima recita

Parigi; Théâtre de l’Hôtel de Bourgogne; 22/12/1696.

Gli attori furono:

Catherine Biancolelli, Colombine.
Signore Angelo Costantini / Constantini, Mezzetin.
Jean-Baptiste Costantini / Constantini, Octave.
Signore Giuseppe Geratoni / Giaratoni, Pierrot.
Signore Evaristo Gherardi, Arlequin.
Signore Angelo Agostino Lolli, Docteur o il dottor Baloardo.
Signore Giuseppe Tortoriti, Pasquariel o Scaramouche le jeune.

46. Altre recite nel Settecento

Parigi, Théâtre de l’Hôtel de Bourgogne, 13/06/1726.

IX. Il testo in Goldoni
47. Riferimenti, diretti o indiretti, al testo o al suo autore presenti negli scritti o nelle opere di Goldoni
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48. Aspetti del testo particolarmente rilevanti in rapporto con il teatro goldoniano.
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X. Altri eventuali dati d’importanza presenti nei paratesti proemiali e altre osservazioni d’interesse
49. Dati dei paratesti
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50. Osservazioni

Proemio a carattere metateatrale per spiegare l’insolito ruolo rivestito da Arlecchino, per l’occasione filosofo misantropo.

Rapporti con Molière: Le Misanthrope, Les Fâcheux, Le Bourgeois gentilhomme, Monsieur de Pourceaugnac. Affinità con Tartuffe e Les Femmes savantes.