I. Titolo e dati bibliografici
00. Schedatore/Schedatrice
Cotticelli, Francesco
01. Autore
Barone, Domenico Luigi
02. Titolo → Edizione
Partenio
03. Titolo completo

Il Partenio.

04. Manoscritti
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05. Edizioni utilizzate

IL PARTENIO / COMMEDIA / DI / DOMENICO BARONE / BARON DI LIVERI / CONSACRATA / ALLA / SACRA REALE MAESTA’ / DI / CARLO III. / BORBONE / Re di Napoli, Sicilia, e Gerusalemme, Infante / di Spagna, Gran Principe Ereditario di / Toscana, Duca di Parma, Piacenza, Castro &c. / IN NAPOLI MDCCXXXVII. / Nella Stamperia di Felice-Carlo Mosca. / Con licenza de’ Superiori. (Biblioteca Nazionale di Napoli, L.P. Seconda Sala 23. 4. 11; Biblioteca Braidense NB RACC.DRAM.Q. 007).

II. Tipo
06. Genere

Commedia.

06. Sottogenere
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07. Generi interni

Scena pastorale di carattere encomiastico nel terzo atto (III.20).

III. Personaggi e rapporti
08. Elenco dei personaggi

Partenio Rodi vecchio, nobile del Brabante abitante nel villaggio sconosciuto da medico sotto nome di Celasio, egli avolo si è di

Brigida Rodi ragazza a casa il Partenio, figliuola di Virginio.

Giulietto lor valletto.

Lelio Brighi giovane, nobile d’Urbino sconosciuto da pastore nelle contrade del villaggio, che poi sott’altr’abito si fa credere Cavaliere Mirandolese.

Livia figliuola del conte Moratti, nobile d’Urbino fuggita nel villaggio da villana.

Don Pomponio Varvadoro napoletano padrone del villaggio.

Arsenio vecchio suo ragioniere.

Uberto suo servidore.

Conte Orsucci vecchio nobile d’Urbino, zio di

Clarice Orsucci giovane, figliuola di suo fratello, e cognata di

Olimpia Manforte giovane, vedova del fu Ottavio Orsucci, nipote del conte, e fratello di Clarice.

Alessandro della Rovere, duca d’Urbino.

Virginio Rodi sconosciuto sotto nome del marchese Rinaldo Franchini cavallarizzo di Sua Altezza d’Urbino figlio di Partenio.

Petronilla Casci dama attempata della corte d’Urbino.

Trojana sua donna da camera, che non parla.

Eurilla

Dorinda pastorelle che improvisano rime.

Cavalier Gaudetti gentiluomo da camera di Sua Altezza che non parla.

Soldati della guardia di Sua Altezza, che non parlano.

Altro uomo, che accompagna la Petronilla, che non parla.

Marinai che non parlano.
09. Protagonisti

Partenio, Lelio Brighi, Livia.

10. Personaggi e maschere della commedia dell’arte o da essi derivati

I personaggi condividono delle maschere i ruoli. Livia è da ascrivere al ruolo dell’innamorato, così come Lelio a quello dell’innamorato “bellicoso”. Don Pomponio è evidentemente parte comica da sé, come Petronilla. D’altra parte, che Liveri avesse in mente il vecchio mansionario dell’Arte lo dimostra il documento d’archivio sui pagamenti, anche se l’uso dei ruoli rivela novità rispetto alle trame secentesche.

11. Valore allusivo dei nomi dei personaggi

Don Pomponio Varvadoro (= Barbadoro), uomo attempato e un po’ zotico.

12. Rapporti fra i personaggi

Cfr. §8.

13. Personaggi speculari
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14. Soliloqui e monologhi di particolare importanza

Lelio, cantata in I.5.

15. Dialoghi e successioni di monologhi di particolare importanza

Livia, Celasio: antefatto di Livia (I.3); Livia, Lelio: antefatto di Lelio (I.5); Conte, Olimpia, Marchese: situazione di Clarice e apertura delle ostilità (I.33); Livia, Lelio, Clarice: il ritrovamento di Lelio (II.11); tutti: denouement (III.23-25).

16. Uso particolarmente rilevante degli a parte

Importante l’uso dell’osservatoria (cfr. l’Introduzione all’edizione del testo nella Biblioteca Pregoldoniana). Cfr. Andrea Perrucci, A Treatise on Acting, p. 193: «Il segno d’osservare da parte ciò che fanno o dicono gli altri personaggi, per poi fare ciò che deve per lo soggetto sarà una stelluccia notata alla margine di questa maniera *, chiamata osservatoria». Dagli scenari l’uso passa anche a questo testo, ed è alquanto diffuso.

17. Personaggi che parlano solo in verso

Nessuno, tranne gli inserti cantati da Lelio e le pastorelle (I.5 e III.20).

18. Personaggi che parlano solo in prosa

Tutti, con eccezione degli inserti cantati (Lelio e le pastorelle), cfr. §17.

19. Personaggi che parlano a soggetto
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20. Personaggi che alternano testo scritto e improvvisazione
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21. Personaggi che parlano solo in italiano

Tutti tranne Don Pomponio e Petronilla, cfr. §22. In realtà Petronilla parla un italiano con evidenti errori.

22. Personaggi che parlano solo in dialetto, in forme di italiano regionale o storpiato, o in una lingua straniera

Don Pomponio (napoletano); Petronilla (italiano caricato).

23. Uso significativo e iterativo di figure retoriche o risorse simili

L’intercalare comico «veda dico» della dama Petronilla (da I.22 e passim).

IV. Intreccio
24. Riassunto dell’argomento del testo

Sotto mentite spoglie Partenio Rodi (Celasio) vive nel contado d’Urbino. Da lui si rifugia prima Livia, promessa al Duca e da lui disonorata, e Lelio, innamorato di Clarice, cui si rivolgono le attenzioni del sovrano. Si ritrovano nel villaggio il vecchio Conte, la nipote di questi Clarice, la Contessa Olimpia, il Marchese: il primo si invaghisce di Livia creduta parente di Celasio; Clarice riconosce Lelio, che con l’aiuto della contessa e di Livia tenta di sovvertire la difficile situazione in cui versano. Il Marchese si ingelosisce per le attenzioni che la contessa rivolge a Lelio, che col nome di Giusto si finge promesso a Livia. Corredano il quadro la dama di corte Petronilla, intenta a conquistare il ridicolo governatore del villaggio Don Pomponio, vittima dell’usura di Arsenio, nonostante il servo Uberto, sebbene il goffo ‘napoletano’ abbia attenzioni per le altre donne, in particolare Livia. L’arrivo del Duca e il gesto di clemenza invocato da Livia, Lelio e la contessa, porterà al trionfo delle legittime coppie, mentre Celasio si rivela per Partenio e il Marchese è scoperto per suo figlio.

25. Tema principale

Onore, potere, clemenza.

26. Temi secondari
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27. Comicità

La concitazione di certe sequenze (si veda il finale dell’atto primo); fraintendimenti fra italiano e napoletano a opera di Don Pomponio; L’italiano caricato di Petronilla.

28. Elementi polemici, satirici e parodici

Si percepisce qua e là il gusto per una tradizione antivillanesca.

V. Luogo e tempo
29. Luogo generale

Contado d’Urbino.

30. Cambiamenti di luogo

Cfr. l’Introduzione all’edizione del testo nella Biblioteca Pregoldoniana.

31. Durata totale dell’azione
L’azione sembra concentrata nell’arco di una giornata. La menzione dei «torchi» nell’atto terzo (sc. 19 e passim) richiama il bisogno di luce a rischiarare il pomeriggio inoltrato (ma è anche tributo all’arrivo del Duca).
32. Soluzione di continuità temporale fra gli atti o fra le scene
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33. Indicazioni esplicite sul momento temporale presenti nelle battute o nelle didascalie

L’attacco di Celasio allude all’inizio del giorno.

VI. Rispetto della regola delle tre unità
34. Tempo
35. Circostanze temporali

Cfr. §31.

36. Luogo
37. Circostanze spaziali

La scena è tutta nel contado d’Urbino ricostruito minuziosamente, come fa fede l’incisione.

38. Azione
39. Circostanze particolari dello sviluppo dell’argomento

Tutto ruota intorno alla restituzione dell’onore di Livia e al mantenimento della promessa del Duca. Le altre soluzioni sono correlate a questa.

VII. Elementi materiali, performativi e didascalici
40. Uso di oggetti particolari
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41. Uso di effetti sonori e musicali

I.5 e III.20 sono inserti musicali, ma non è dato sapere con quale accompagnamento.

42. Uso di effetti speciali
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43. Scena con ampia presenza di personaggi

Scene finali del primo e terzo atto.

44. Didascalie di particolare importanza

Sono il tratto saliente dell’opera. Cfr. Introduzione.

VIII. Prima recita
45. Prima recita

A giudicare dalla data del paratesto, potrebbe essere andata in scena alla fine del 1736 o nei primissimi giorni del 1737 a Corte a Napoli.

46. Altre recite nel Settecento

Nel corso della stagione liveriana (a Corte fino al 1755).

IX. Il testo in Goldoni
47. Riferimenti, diretti o indiretti, al testo o al suo autore presenti negli scritti o nelle opere di Goldoni

Si dà conto dei contatti indiretti fra Liveri e Goldoni nell’Introduzione all’edizione del testo nella Biblioteca Pregoldoniana.

48. Aspetti del testo particolarmente rilevanti in rapporto con il teatro goldoniano.

La scena composita. Cfr. Introduzione.

X. Altri eventuali dati d’importanza presenti nei paratesti proemiali e altre osservazioni d’interesse
49. Dati dei paratesti

Riflessioni sul rapporto testo-azione scenica. Cfr. Lettera di Errigo Brinzi.

50. Osservazioni
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