I. Titolo e dati bibliografici | ||
---|---|---|
00. Schedatore/Schedatrice
Santoro, Priscilla
|
01. Autore
Oliva, Francesco
|
|
02. Titolo → Edizione
Castiello saccheato, Lo
|
03. Titolo completo
Lo castiello saccheato. Commeddeja pe museca. |
04. Manoscritti
-
|
05. Edizioni utilizzate
Oliva, Francesco, Lo castiello saccheato, a cura di Paologiovanni Maione, Venezia - Santiago de Compostela, lineadacqua, 2015. Oliva, Francesco, Lo castiello saccheato. Commedeja pe museca, Napoli, Francesco Ricciardo, 1722. |
II. Tipo | ||
---|---|---|
06. Genere
Commedeja pe mmuseca. |
06. Sottogenere
-
|
07. Generi interni
-
|
III. Personaggi e rapporti |
---|
08. Elenco dei personaggi
Tonno, vecchio patrone de varca nnamorato de Fortonata; Ciccillo, giovane marenaro nnamorato de Graziella; Masillo, giovane marenaro nnamorato de Graziella; Fortonata, sore soja nnamorata de Ciccillo; Graziella, fegliola de Chiaja nnamorata de Ciccillo; Bellonia, vecchia mamma de Ceccia; Ceccia, peccerella figlia de Bellonia; Cuoccio, sommozzatore (e Saverio, fratello di Masillo e Fortonata solo citato ‒da Bellonia: I.3.20 e II.8.12; da Tonno: II.2.16; da Masillo: II.7.6, II.19.7 e III.7.2; da Ciccillo: II.17.10 e III.14.3 ‒, motivo per cui non è presente nelle dramatis personae). |
09. Protagonisti
Le due coppie formate da Fortonata e Ciccillo e da Masillo e Graziella. L’azione si sviluppa a partire dalla rivalità, le schermaglie e i contenziosi tra gli amanti, specie quando Ciccillo si innamora anche lui di Graziella. |
10. Personaggi e maschere della commedia dell’arte o da essi derivati
-
|
11. Valore allusivo dei nomi dei personaggi
Il nome di Fortonata sembra alludere alla sorte del personaggio, all’inizio perdente quando vede il fidanzato Ciccillo allontanarsi da lei a causa del suo nuovo trasporto verso Graziella, ma alla fine vittorioso, perché recupera l’affetto dell’innamorato. |
12. Rapporti fra i personaggi
Fortonata, innamorata di Ciccillo; Ciccillo, innamorato prima di Fortonata e poi di Graziella; Masillo, ugualmente innamorato di Graziella; Fortonata e Masillo, fratello e sorella; Bellonia e Ceccia, madre e figlia; Bellonia, vicina di casa e amica di Fortonata; Tonno, innamorato non corrisposto di Fortonata. |
13. Personaggi speculari
Ciccillo e Graziella/Menechiello, partecipanti alla festa cittadina nella compagnia dei cristiani, a cui si oppongono Masillo e Tonno che intervengono come membri della compagnia dei turchi. |
14. Soliloqui e monologhi di particolare importanza
Tonno, sulla gelosia, I.4; Graziella, sull’attitudine delle fanciulle in età da marito, I.5; Graziella, sulla furbizia delle donne, II.6.15-24; Fortonata, sull’amore non corrisposto II.3; Bellonia, sulla natura maliziosa delle donne giovani, II.12; Fortonata, sulle azioni che le donne disperate per amore sono capaci di compiere, III.3. |
15. Dialoghi e successioni di monologhi di particolare importanza
Tonno e Cuoccio, progetto per la conquista di Fortonata, I.3; Ciccillo e Graziella, proposta di matrimonio, I.7; Ciccillo e Fortonata, lite per gelosia, I.15; Tonno e Fortonata, rifiuto della proposta, II.2; Bellonia e Fortonata, progetto di vendetta contro Ciccillo, II.18; Graziella e Masillo, finta ambasceria, III.5; Tonno e Cuoccio, sul bacio di Masillo e Graziella, III.12; Graziella, Masillo, Ciccillo, gli accordi risolutivi, III.15. |
16. Uso particolarmente rilevante degli a parte
Gli a parte non sono numerosi. Si segnalano comunque quelli in II.5.34 (Graziella) e in III.1.22-24 (Ciccillo), in cui le osservazioni in disparte dei personaggi svelano le loro reali intenzioni. |
17. Personaggi che parlano solo in verso
Tutti. |
18. Personaggi che parlano solo in prosa
-
|
19. Personaggi che parlano a soggetto
-
|
20. Personaggi che alternano testo scritto e improvvisazione
-
|
21. Personaggi che parlano solo in italiano
-
|
22. Personaggi che parlano solo in dialetto, in forme di italiano regionale o storpiato, o in una lingua straniera
Tutti (napoletano). Graziella, Cuoccio (idioma turco praticato con poche parole storpiate: Salamelech, III.5.1; Sciabigà zizzigul, III.5.23; Allà Allà sciabac, III.8.11). |
23. Uso significativo e iterativo di figure retoriche o risorse simili
-
|
IV. Intreccio |
---|
24. Riassunto dell’argomento del testo
Atto I. La scena si apre con il dialogo tra Bellonia e Fortonata, vicine di case, in cui questa espone all’amica i propri sospetti sull’infedeltà del fidanzato Ciccillo, che crede essersi invaghito di Graziella, appena giunta in città. Bellonia si propone di indagare e lo fronteggia direttamente, ma lui si giustifica raccontandole di aver sorpreso qualche tempo prima la fidanzata accettare le attenzioni del suo spasimante Tonno, datore di lavoro dello stesso Ciccillo, del sommozzatore Cuoccio e di Masillo, uno dei due fratelli di Fortonata a sua volta innamorato di Graziella e che Ciccillo batte sul tempo, chiedendo tempestivamente la mano alla donna non appena la incontra. Bellonia allora, con il pretesto di portare la figlia Ceccia a lezione dalla maestra Cianna, vicina di Graziella, le rivela subito i sentimenti che per lei nutre Masillo, esortandola poi a rifiutare Ciccillo. Graziella tuttavia finge di non capire le sue allusioni e si congeda in fretta. Atto II. In strada Tonno si imbatte fortuitamente in Fortonata, spronandola a cercare un uomo più maturo di Ciccillo ma lei, comprese le pretese dell’uomo nei suoi confronti, lo rifiuta sbrigativamente adducendo come motivazione la sua età avanzata. Nello stesso tempo Graziella si imbatte in Ciccillo, impegnato nella ricerca di un alfiere in vista della rievocazione storica che di lì a poco si celebrerà in città. Questa si offre di aiutarlo e gli suggerisce di ingaggiare suo fratello Menechiello; lui accetta di buon grado e le consegna l’occorrente necessario per il travestimento, non sapendo che in realtà la donna vuole vestire lei stessa i panni dell’alfiere. Nel frattempo, dopo aver ordito un piano per conquistare le loro innamorate Graziella e Fortonata durante la rievocazione, Masillo e Tonno si avviano verso il punto di raccolta convenuto, dove incontrano le donne mascherate. Fortonata, travestita da sultana, riconosce immediatamente l’alfiere come Graziella ma accetta il consiglio di Bellonia di mantenere il segreto, per dare una lezione a Ciccillo. La compagnia dei turchi, con Masillo nelle vesti del capitano, Tonno del sultano e Cuoccio dello schiavo dà avvio alla rappresentazione e tutti si avviano verso il castello. Atto III. Al suono di tamburo e altri strumenti militari sopraggiunge anche la compagnia dei cristiani formata da Ciccillo, il capitano, Graziella/Menechiello, e Ceccia, il paggio. Bellonia si allontana dal gruppo per cercare Fortonata, intenzionata ad assalire Ciccillo approfittando del momento in cui le due fazioni travestite daranno l’assalto al castello. Quando tutti si radunano sul ponte, si ingaggia battaglia: durante la zuffa Cuoccio prende prigioniera Graziella credendola l’alfiere avversario. Approfittando della situazione, Masillo, avendola riconosciuta, la bacia di fronte agli altri partecipanti e la dichiara sua moglie. Frattanto, Ciccillo incontra Fortonata, che, armata di sciabola, lo attacca. Masillo interviene, dicendosi pronto a perdonare Ciccillo visto che Graziella oramai è sua moglie. Questi si arrende e, tornando sui suoi passi, chiede a Masillo di concedergli in sposa Fortonata, ma lui risponde di averla già promessa in sposa a Tonno. Ciccillo minaccia allora di gettarsi giù dal ponte, così Tonno, consapevole che malgrado i suoi sforzi non sarà mai ricambiato, decide di cedergli Fortonata, che accetta di perdonarlo e abbraccia Graziella, ora sua cognata, mentre gli altri pongono fine all’azzuffa. |
25. Tema principale
Amore. |
26. Temi secondari
Amore non corrisposto, tradimento, inganno, gelosia, travestimento maschile. La festa cittadina durante la quale si rievoca il combattimento tra turchi e cristiani. |
27. Comicità
Agli effetti comici del testo concorrono i fraintendimenti originati dai travestimenti che caratterizzano il terzo atto: Graziella nei panni di alfiere, III.10; Bellonia e Ceccia sulla malizia dei soldati, III.11; disvelamento di Fortunata e Graziella, III.13. |
28. Elementi polemici, satirici e parodici
-
|
V. Luogo e tempo |
---|
29. Luogo generale
Napoli. In I.6.5 si specifica che la squadra dei turchi si riunisce al Mantracchio (Mandracchio) e in II.14.18 si cita il Cerriglio, una celebre taverna napoletana (cfr. Maione, Commento all’Atto secunno, in Oliva, Lo castiello saccheato, cit., pp. 209-221: 217). |
30. Cambiamenti di luogo
I.1-I.4: strada; I.5: di fronte la casa di Graziella; I.6-I.11: strada; I.12: casa di Bellonia; I.13-II.8: strada; II.9: casa di Graziella; II.10-II.20: strada; III.1-III.20: nei pressi del castello. |
31. Durata totale dell’azione
Indeterminata (cfr. § 33).
|
32. Soluzione di continuità temporale fra gli atti o fra le scene
Cfr. § 33.
|
33. Indicazioni esplicite sul momento temporale presenti nelle battute o nelle didascalie
Precise indicazioni temporali contenute nel secondo (Ceccia: «Vorria che tu saglisse; è miezo juorno», II.11.4) e nel terzo atto (Ciccillo: «so’ arrevato a meza notte», III.1, 32) scandiscono lo scorrere delle 24 ore del giorno, lasciando intendere che il primo atto si svolga in mattinata, il secondo copra il pomeriggio e il terzo si articoli sino alla mezzanotte. |
VI. Rispetto della regola delle tre unità | |
---|---|
34. Tempo
Sì
|
35. Circostanze temporali
Cfr. § 33. |
36. Luogo
Sì
|
37. Circostanze spaziali
L’azione si sviluppa, nella sua totalità, a Napoli. |
38. Azione
Sì
|
39. Circostanze particolari dello sviluppo dell’argomento
L’azione parte dal triangolo amoroso delineato già dalle prime scene dell’atto iniziale, fino a concludersi poi con il consueto lieto fine delle due coppie di innamorati. |
VII. Elementi materiali, performativi e didascalici |
---|
40. Uso di oggetti particolari
La bandiera cristiana di cui si avvale Graziella per il suo travestimento in II.16 assume particolare importanza perché ne identifica il travestimento maschile. |
41. Uso di effetti sonori e musicali
-
|
42. Uso di effetti speciali
-
|
43. Scena con ampia presenza di personaggi
Secondo la situazione abituale in tante scene finali di testi teatrali, in III.16, quando l’assedio al castello si è concluso, appaiono in scena simultaneamente tutti i personaggi (in ordine di apparizione: Ceccia, Cuoccio, Tonno, Ciccillo, Masillo, Graziella, Bellonia, Fortunata), segnando lo sciogliersi dell’intreccio e, dunque, la conclusione della commedia. |
44. Didascalie di particolare importanza
Le didascalie assumono particolare importanza quando ribadiscono i travestimenti dei personaggi: quelli di Fortunata e Bellonia, II.15; di Graziella, II.16; di Ciccillo, II.17; di Masillo, Tonno e Cuoccio, II.19; e anche quello di Ceccia, III.1. |
VIII. Prima recita |
---|
45. Prima recita
Napoli, Teatro dei Fiorentini, 1720. Accanto ai personaggi, nell’elenco vengono indicati alcuni degli interpreti: Jacomina Ferraro (Giacoma Ferrari: Ciccillo), Filippo Calandra (Masillo), Poletta Costa (Ippolita Costa: Graziella), Semmuono De Farco (Simone de Falco: Bellonia), Giovane Romaniello (Giovanni Romanelli: Cuoccio). Sotto ai personaggi vengono indicati i nomi dei due compositori: Michele de Farco (Michele Falco) e il maestro di cappella napoletano Lonardo (Leonardo) Vinci, responsabile del terzo atto. |
46. Altre recite nel Settecento
Napoli, Teatro dei Fiorentini, novembre 1722; Napoli, Teatro Nuovo, carnevale 1732. |
IX. Il testo in Goldoni |
---|
47. Riferimenti, diretti o indiretti, al testo o al suo autore presenti negli scritti o nelle opere di Goldoni
-
|
48. Aspetti del testo particolarmente rilevanti in rapporto con il teatro goldoniano.
-
|
X. Altri eventuali dati d’importanza presenti nei paratesti proemiali e altre osservazioni d’interesse |
---|
49. Dati dei paratesti
-
|
50. Osservazioni
Il dramma fu rielaborato per la sua rappresentazione «a lo Teatro Fiorentino» da Pietro Trinchera con il titolo L’Emilia. Commedia pe mmuseca (cfr. Maione, Le molte vite de Lo castiello saccheato di Francesco Oliva, in Oliva, Lo castiello saccheato, cit., pp. 73-91: 73 e 78-79). La pratica del travestimento, che è motivo comune a gran parte delle commedie per musica, assume un ruolo centrale in questa pièce. Infatti durante la rievocazione storica della festa cittadina annunciata nei primi due atti e svolta nel terzo in un contesto in cui per i personaggi è lecito muoversi «tra finzione e realtà con notevole disinvoltura» (ivi, p. 76), si assiste a due tipologie di camuffamenti, benché entrambi «mettano in luce le aggressività del gruppo» (ibid). Il primo tipo permette ai personaggi di alterare temporaneamente la loro funzione sociale nell’ambito della simulazione dello scontro tra cristiani e turchi: Ciccillo e Masillo assumono apertamente le vesti di capitano cristiano e turco, Tonno di sultano, Fortonata di sultana, Cuoccio di schiavo, Bellonia di schiava. Il secondo tipo riguarda il travestimento maschile di Graziella in suo fratello Menechiello, incaricato di ricoprire il ruolo dell’alfiere, ed è funzionale all’azione di questo personaggio che, protetto dal camuffamento realizzato in segreto, può perseguire il proprio proposito, altrimenti irraggiungibile, indipendentemente dalla riuscita della festa (Graziella: «me voglio vestì ommo / senza ch’isso lo ssaccia / pe farle sta fenezza», II.6.10-12). |