I. Titolo e dati bibliografici | ||
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00. Schedatore/Schedatrice
Mattioda, Enrico
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01. Autore
Rota, Vincenzo
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02. Titolo
Morta viva, La
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03. Titolo completo
La morta viva. Commedia del medesimo. |
04. Manoscritti
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05. Edizioni utilizzate
[Vincenco Rota], La morta viva. Commedia del medesimo, Venezia, Simone Occhi, 1747. |
II. Tipo | ||
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06. Genere
Commedia. |
06. Sottogenere
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07. Generi interni
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III. Personaggi e rapporti |
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08. Elenco dei personaggi
Stellina in abito virile sotto nome d’Orfino, figliuola di; Pandolfo; Fortunato amante di Stellina; Giocondo amante di; Talanta promessa a Fortunato, figliuola di; Gulielma vedova, innamorata d’Orfino; Volparda nutrice delle due giovani; Nespila fante della vedova; Grillo servo di Fortunato. |
09. Protagonisti
Gulielma, Orfino-Stellina. |
10. Personaggi e maschere della commedia dell’arte o da essi derivati
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11. Valore allusivo dei nomi dei personaggi
Stellina-Orfino: Stellina si trasforma in Orfino, cioè “oro fino”, per la sua astuzia, ma anche in “stellina d’oro”; Fortunato e Giocondo: entrambi hanno nomi che dichiarano la loro felicità finale; Volparda (allusiva, talvolta per antifrasi, a volpe: dovrebbe essere la serva che organizza le peripezie); Nespila (latino medievale per ‘nespola’: già nel dizionario dei padri maurini, 1733-1736 e poi in Du Cange et al., Glossarium mediae et infimae latinitatis, éd. augm., Niort, L. Favre, 1883‑1887, t. 5, col. 589c). |
12. Rapporti fra i personaggi
Stellina in abito virile sotto nome d’Orfino, innamorata di Fortunato; Pandolfo, padre di Stellina (ritenuta fatta uccidere da lui stesso) e patrigno di Fortunato; Giocondo, innamorato di Talanta; Talanta, figlia di Gulielma e promessa in sposa a Fortunato; Gulielma, cognata di Pandolfo, vedova e innamorata di Orfino; Volparda nutrice di Stellina e Talanta; Nespila serva di Guglielma e innamorata di Orfino; Grillo servo di Fortunato e innamorato di Nespila. |
13. Personaggi speculari
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14. Soliloqui e monologhi di particolare importanza
I.3.1, Volparda, contro le vedove mature che si innamorano di giovani uomini; I.7.1, Orfino-Stellina, contro la sorte; II.1.1, Pandolfo, del non poter accettare la proposta di matrimonio di Giocondo a Talanta; II.3.1, Giocondo, del suo amore per Talanta; II.8.1, Fortunato, emozione nel ritrovare in Orfino le sembianze di Stellina; III.7.1, Orfino-Stellina, capisce che Pandolfo è pentito di aver ordinato l’uccisione della figlia; V.7.1, Gulielma, vergogna dell’aver cercato di sedurre Orfino. |
15. Dialoghi e successioni di monologhi di particolare importanza
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16. Uso particolarmente rilevante degli a parte
III.8, Grillo ascolta il dialogo in cui Nespila fa delle avances a Orfino e gli dà un appuntamento al buio (al quale si recherà Grillo al posto di Orfino). |
17. Personaggi che parlano solo in verso
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18. Personaggi che parlano solo in prosa
Tutti. |
19. Personaggi che parlano a soggetto
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20. Personaggi che alternano testo scritto e improvvisazione
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21. Personaggi che parlano solo in italiano
Tutti. |
22. Personaggi che parlano solo in dialetto, in forme di italiano regionale o storpiato, o in una lingua straniera
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23. Uso significativo e iterativo di figure retoriche o risorse simili
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IV. Intreccio |
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24. Riassunto dell’argomento del testo
La vedova Gulielma si è innamorata di Orfino, servo del giovane Giocondo. Di lui si è innamorata anche Nespila, serva di Gulielma. Intanto Pandolfo ha combinato le nozze tra Talanta e Fortunato; questi avrebbe dovuto sposare Stellina, figlia di Pandolfo, ma il padre l’ha fatta uccidere sei anni prima per averla trovata a letto con un uomo rimasto ignoto (lo stesso Fortunato). Fortunato e Talanta non si amano, mentre tra lei e Giocondo è nato amore a prima vista. Nel frattempo, il servo Grillo si lamenta col collega Orfino del suo amore non ricambiato da Nespila. Fortunato e Giocondo organizzano la fuga di Talanta con Giocondo. Orfino riceve la proposta di un incontro in un albergo con la vecchia Gulielma; poco dopo Nespila propone al medesimo Orfino un incontro amoroso per la stessa notte. Orfino si dà a conoscere come Stellina a sua cugina Talanta. Mentre la vedova Gulielma travestita da uomo si reca all’albergo dove ha dato appuntamento a Orfino, Talanta e Giocondo scappano di casa. Stellina si fa riconoscere da Fortunato; poi escono in strada e Orfino rivela a Gulielma e Volparda di essere la nipote creduta morta. Gulielma torna a casa scornata e trova Grillo che si è sostituito a Orfino nell’incontro amoroso al buio con Nespila. La commedia termina con il triplice matrimonio di Stellina e Fortunato, Talanta e Giocondo, Nespila e Grillo. |
25. Tema principale
Satira delle vedove. |
26. Temi secondari
Condanna della crudeltà dei padri. |
27. Comicità
La vedova Gulielma che vuol far la giovane, ruba alla figlia i cosmetici per la cerimonia nuziale e si traveste da uomo facendosi beffare da tutta la città. |
28. Elementi polemici, satirici e parodici
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V. Luogo e tempo |
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29. Luogo generale
Ancona. |
30. Cambiamenti di luogo
I, in strada sotto casa di Gulielma; II.1-3, strada; II.4, piazza; II.5-8, loggia; III.1-5, interno: gabinetto con toletta; III.6-9, strada; IV.1-2, strada; IV.3-8, stanza in casa di Gulielma e Talanta; V.1-10, strada; V.11-13, studio in casa di Pandolfo. |
31. Durata totale dell’azione
Dal mattino alla sera.
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32. Soluzione di continuità temporale fra gli atti o fra le scene
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33. Indicazioni esplicite sul momento temporale presenti nelle battute o nelle didascalie
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VI. Rispetto della regola delle tre unità | |
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34. Tempo
Sì
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35. Circostanze temporali
L’azione si svolge nello spazio di un giorno. |
36. Luogo
Sì
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37. Circostanze spaziali
Il luogo è la città di Ancona, ma l’azione si svolge tra interni ed esterni. |
38. Azione
Sì
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39. Circostanze particolari dello sviluppo dell’argomento
Si tratta di quella che Aristotele avrebbe definito unità d’azione in una trama non semplice ma complessa: l’azione viene sviluppata attraverso una serie di riconoscimenti e per tre storie amorose che si intrecciano e infine vengono portate a soluzione insieme. |
VII. Elementi materiali, performativi e didascalici |
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40. Uso di oggetti particolari
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41. Uso di effetti sonori e musicali
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42. Uso di effetti speciali
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43. Scena con ampia presenza di personaggi
Scena finale, in cui tutti sono presenti. |
44. Didascalie di particolare importanza
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VIII. Prima recita |
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45. Prima recita
Non sono note recite. |
46. Altre recite nel Settecento
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IX. Il testo in Goldoni |
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47. Riferimenti, diretti o indiretti, al testo o al suo autore presenti negli scritti o nelle opere di Goldoni
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48. Aspetti del testo particolarmente rilevanti in rapporto con il teatro goldoniano.
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X. Altri eventuali dati d’importanza presenti nei paratesti proemiali e altre osservazioni d’interesse |
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49. Dati dei paratesti
La dedica Alle vedove più discrete. Memoriale insiste sulla condizione libera delle vedove che, è sottinteso, devono però essere sagge e caste. La dedica è firmata: «Il vostro Idem per diversa», ad indicare la condizione clericale e il voto di castità dell’autore. Il Prologo è in endecasillabi sdruccioli sciolti. |
50. Osservazioni
Nella pagina che precede la dedica si legge: «Questa Commedia siccome in altra guisa manoscritta andò più del bisogno per le mani altrui, così s’ella mai uscisse alla luce diversa dalla presente, io la rigetto come non mia, e intendo e voglio, che questa sola sia la legittima, e la prima edizione». |