I. Titolo e dati bibliografici | ||
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00. Schedatore/Schedatrice
Gregores Pereira, Paula
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01. Autore
Bonicelli, Giovanni
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02. Titolo
Lugretia romana violata da Sesto Tarquinio
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03. Titolo completo
Lugretia romana violata da Sesto Tarquinio. Con la saggia pazzia di Bruto, liberator della patria. Opera tragica. |
04. Manoscritti
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05. Edizioni utilizzate
Lugretia romana violata da Sesto Tarquinio. Con la saggia pazzia di Bruto, liberator della patria. Opera tragica, Venezia, [Domenico Lovisa], s. a. |
II. Tipo | ||
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06. Genere
Tragedia (vi si trovano, tuttavia, elementi di carattere comico legati alla presenza delle maschere; cfr. § 27). |
06. Sottogenere
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07. Generi interni
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III. Personaggi e rapporti |
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08. Elenco dei personaggi
Lucio Tarquinio; Tito; Sesto; Brutto (Bruto); Collatino; Lugretia (Lucrezia); Lesbia; Pantalone; Virginia; Fenochio (Fenocchio); Arlichino (Arlecchino); Oliveta (Olivetta). |
09. Protagonisti
Lugretia è la protagonista della tragedia, dato che tutto l’argomento gira intorno al suo stupro da parte di Sesto Tarquinio. Un altro personaggio fondamentale è Brutto, che, dopo il suicidio della donna, sarà l’incaricato, insieme a Collatino, di portare avanti la vendetta, uccidendo i Tarquini. |
10. Personaggi e maschere della commedia dell’arte o da essi derivati
Pantalone, Fenochio (zanni), Arlichino, Oliveta (servetta). |
11. Valore allusivo dei nomi dei personaggi
I nomi di Lucio, Tito e Sesto Tarquinio, Collatino e Lugretia vengono ripresi dalle fonti storiche (cfr. § 50). |
12. Rapporti fra i personaggi
Lucio, padre di Tito e Sesto; Tito-Sesto: fratelli; Lucio-Collatino: congiunti; Collatino-Lugretia: sposi; Lugretia-Brutto: cugini; Lesbia-Lucio: amanti; Lesbia-Brutto: promessi sposi; Pantalone, consigliere di Lucio; Fenochio, servo di Lucio, Tito e Sesto; Arlichino e Oliveta, servi di Lugretia e Collatino; Arlichino-Oliveta: promessi sposi. |
13. Personaggi speculari
Si riscontrano almeno due coppie di personaggi speculari. Da una parte, Lucio e Brutto, contrapposti da un punto di vista politico, dato che il primo rappresenta la tradizione monarchica a Roma e il secondo vuole liberare il regno rimuovendo Lucio dal potere. D’altra parte, si stabilisce un rapporto speculare fra i personaggi di Lesbia e Lugretia, che rappresentano, per le loro funzioni nella trama, due tipologie di donne totalmente opposte. Infatti, Lugretia si caratterizza per mettere al primo posto la sua onestà, il che la porterà perfino alla morte, mentre Lesbia fa la ‘cortigiana’. |
14. Soliloqui e monologhi di particolare importanza
Brutto, sulle vere ragioni della sua finta pazzia e sul suo odio contro i Tarquini, I.2; Lesbia, sulla disgrazia di dover fare la cortigiana, I.8; Arlichino, sulla propria partecipazione alla guerra, II.1; Arlichino, arrivo a Collatia, II.10; Sesto, sull’amore che ispira Lugretia, II.16; Arlichino, sullo stupro di Lugretia eseguito da Sesto, III.1; Lugretia, lamento per l’onore perduto e decisione di darsi la morte, III.4; Lugretia, racconto dello stupro, III.11.7; Brutto, esortazione alla vendetta, I.I.16. |
15. Dialoghi e successioni di monologhi di particolare importanza
Lugretia e Collatino: discorsi amorosi, I.18; Lugretia e Sesto: stupro da parte di Sesto e resistenza di Lugretia, II.22. |
16. Uso particolarmente rilevante degli a parte
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17. Personaggi che parlano solo in verso
Lucio Tarquinio, Tito, Sesto, Brutto, Collatino, Lugretia, Lesbia e Virginia mescolano verso e prosa nei loro interventi, a seconda del personaggio con cui interagiscano e dell’argomento trattato. |
18. Personaggi che parlano solo in prosa
Pantalone, Fenochio, Arlichino, Oliveta (cfr. anche § 17). |
19. Personaggi che parlano a soggetto
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20. Personaggi che alternano testo scritto e improvvisazione
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21. Personaggi che parlano solo in italiano
Lucio; Tito; Sesto; Brutto; Collatino; Lugretia; Lesbia; Virginia; Oliveta. |
22. Personaggi che parlano solo in dialetto, in forme di italiano regionale o storpiato, o in una lingua straniera
Pantalone (veneziano); Fenochio (bergamasco); Arlichino (bergamasco). |
23. Uso significativo e iterativo di figure retoriche o risorse simili
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IV. Intreccio |
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24. Riassunto dell’argomento del testo
Atto I. Lucio Tarquinio ordina ai figli, Sesto e Tito, di radunare l’esercito e di partire per Ardea. Inoltre, promette in sposa Lesbia a Brutto, il che non soddisfà né la donna, che lo crede pazzo, né Tito e Sesto, innamorati di lei. Neanche a Brutto, che disprezza i Tarquini, piace la situazione. Lucio rivela a Lesbia che la sua decisione di darla in sposa a Brutto è dovuta al suo desiderio di poter continuare ad averla come amante senza creare sospetti. Di seguito, parte per l’assedio, e Lesbia, in scene successive, saluta individualmente Brutto, Sesto e Tito, facendo credere ad ognuno di loro essere il vero oggetto del suo amore. Brutto, che sospetta che Lesbia stia mentendo, torna e la vede con Tito, il che lo rende ancora più diffidente rispetto i Tarquini. D’altra parte, anche Collatino, dopo essersi congedato dalla moglie, Lugretia, parte per sconfiggere Ardea per ordine di Lucio Tarquinio. Atto II. A Collatia, Arlichino, che torna dalla guerra con l’intenzione d’incontrare Oliveta, s’imbatte in Fenochio, gioca con lui a diversi giochi di azzardo e perde tutto. Nell’assedio di Ardea, Pantalone porta a Lucio una donna, Virginia, a cui hanno catturato mentre cercava di tornare in città. Virginia chiede la restituzione del cadavere del marito morto per uccidersi con lui. Lucio rifiuta e, dopo un lungo dibattito, decide di consegnarla a Pantalone perché se ne prenda cura. Subito dopo arrivano Sesto e Tito, che combattono fra di loro. Brutto, vedendo l’atteggiamento degli eredi al trono di Roma, ratifica quella che era la sua opinione nei riguardi dei Tarquini già da tempo: nessuno di loro ha le capacità necessarie per governare saggiamente. Più tardi, Brutto trova Collatino, che, irrequieto e preoccupato per la sposa, decide di andare a vederla a Collatia, e decide di accompagnarlo come scorta. Arrivati in città, Sesto, che non aveva mai visto prima la donna, rimane stupito dalla sua bellezza. Una volta che Collatino è partito nuovamente per Ardea, Brutto torna a Collatia e, volendo passare la notte con Lugretia, si ferma a casa sua. Lugretia, sempre preoccupata del proprio onore, lo riceve con riluttanza, dato che non è appropriato che una donna non accompagnata dal marito riceva un altro uomo a casa sua. Ore più tardi, Sesto entra nelle stanze della donna e cerca di sedurla ma, quando ciò non funziona, la violenta. |
25. Tema principale
Stupro e morte di Lugretia. |
26. Temi secondari
Onore, amore, vendetta. |
27. Comicità
Gli interventi degli zanni, Arlechino e Fenochio, a volte anche in combinazione con la servetta, generano situazioni piuttosto comiche che spiccano se messe in contrasto con la gravità del dramma. Forse il momento in cui la comicità è più presente corrisponde all’inizio dell’atto secondo (II.1-3), in cui Fenochio e Arlichino giocano a carte. Vanno sottolineate anche le sequenze II.10-14 (Arlichino fa la corte a Oliveta) e II.10-14 (Olivetta e Fenochio parlano dell’oltraggio di Sesto), così come la scena III.8, in cui la stoltezza di Arlichino si inserisce nella comunicazione dello stupro, cercando di alleggerire la gravità dell’episodio. |
28. Elementi polemici, satirici e parodici
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V. Luogo e tempo |
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29. Luogo generale
Roma, Collatia, Ardea. |
30. Cambiamenti di luogo
I.1-I.17: Roma, reggia dei Tarquini; I.18: Collatia, casa di Lugretia e Collatino; II.1-II.3: Collatia, strade accanto alla casa di Lugretia e Collatino; II.4:II.9 Ardea, accampamento militare fuori dalle mura; II.10-17: Collatia, piazza davanti alla casa di Lugretia; II.18: Roma; II.19-21: Collatia, davanti alla casa di Lugretia; II.22: Collatia, stanze di Lugretia; III.1-6: Collatia, strada; III.7-9: Ardea, accampamento militare fuori dalle mura; III.10: Roma; III.11-12: Collatia, casa di Lugretia; III.13.15: Ardea, accampamento militare fuori dalle mura; III.16-18: mura di Roma. |
31. Durata totale dell’azione
L’azione si protrae lungo un periodo, almeno, di alcuni giorni (cfr. § 32 e 35).
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32. Soluzione di continuità temporale fra gli atti o fra le scene
In II passano almeno due giorni: Arlichino arriva a Collatia in II.1 ma, già in II.11.11, indica che «za a l’è do zorni che son in sta città», riferimento che ratifica in II.13.11 («mi a’ l’è dì zorn ch’a’ son qui in Collatia»). L’azione si protrae, comunque, per più giorni, forse anche settimane. Tuttavia, lo spostamento continuato dei personaggi fra parecchi punti alquanto lontani fra loro (cfr. § 30) rende difficoltosa la definizione di una scansione temporale più precisa.
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33. Indicazioni esplicite sul momento temporale presenti nelle battute o nelle didascalie
I.1.19, Lucio: «Pria che precipiti dall’orizonte il giorno»; II.9.3, Sesto: «dar l’ultimo assalto alla cittade, come sapete fino a qui due giorni»; II.11.11, Arlichino: «za a l’è do zorni che son in sta città»; II.13.1, Arlichino: «mi a’ l’è dì zorn ch’a’ son qui in Collatia»; II.20.3, Sesto: «a Roma sopravenendomi la notte ho preso ardire che la vostra bontà mi possi ricevere questa sera per ospite, dovendo poi ne’ primi albori di dimani trasferirmi alla città»; II.21.1, Fenochio: «perché a man a man l’è meza not […] che sem passa innanz zà du ur»; III.5.1, Fenochio: «Se a’ crediva che a’ fos per anch mezza nott, ma a’ ved che a’ è leva del sol, ch’a’ l’è più de du ur»; III.6.2: «se sapessi cosa è stad questa notte in casa della siora Lucrezia»; III.6.10, Oliveta: «Sesto Tarquinio tuo patrone ieri sera venne alla nostra casa doppo le due della notte»; III.6.14, Oliveta: «avanti che fosse giorno»; III.9.4, Lugretia: «ecco ch’apparindo doppo le due della notte Sesto Tarquinio». |
VI. Rispetto della regola delle tre unità | |
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34. Tempo
No
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35. Circostanze temporali
Le indicazioni temporali presenti nelle battute dei personaggi (cfr. § 33) permettono di affermare con sicurezza che l’azione si protrae per parecchi giorni, almeno tre: Arlichino arriva a Collatia all’inizio dell’atto II e afferma, in II.11.11, che «za a l’è do zorni che son in sta città». Inoltre, quella notte avviene lo stupro, che Lucrezia racconta a Collatino e Brutto dopo che sono tornati dalla guerra (III.11), avendo inviato loro, in precedenza, delle lettere in cui gli chiedeva di tornare in città, (cfr. § 33). Tuttavia, probabilmente il periodo è abbastanza più esteso, se si vuole dar verosimiglianza alla favola. |
36. Luogo
No
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37. Circostanze spaziali
L’azione si svolge in, almeno, tre città diverse – circostanza già indicata nei paratesti proemiali: «La scena parte è in Roma, parte in Collatia e parte in Ardea» –, il che impedisce di parlare di una qualsiasi unità di luogo. |
38. Azione
Sì
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39. Circostanze particolari dello sviluppo dell’argomento
L’azione si svolge attorno alle circostanze che portano allo stupro di Lugretia e alle sue conseguenze. |
VII. Elementi materiali, performativi e didascalici |
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40. Uso di oggetti particolari
II.2: carte con cui Fenochio e Arlichino giocano; II.4: catene con cui Virginia è catturata; II.14, cuscini che Olivetta porta per sé e per Lugretia e rocca da filatura; lettere che Lugretia scrive a Collatino e a Sesto (III.3.7); stile con cui Lucrezia si uccide (III.6, 11, 16); arme per lottare (III.17-18). |
41. Uso di effetti sonori e musicali
All’inizio dell’atto II Arlichino entra in scena suonando il tamburo, il che rende possibile la scenetta comica con Fenochio (II.2-3). |
42. Uso di effetti speciali
Nell’ultima scena (III.18) compare l’indicazione: «apprendosi la porta della città e calandosi il ponte, esce Brutto con molti armati, e Collatino, ch’assaliscono i Tarquini […]», didascalia che implica la necessità di porte e ponte mobili, così come l’inscenamento di una battaglia. |
43. Scena con ampia presenza di personaggi
Si osserva una tendenza alla coincidenza di quattro (I.6: Lucio, Lesbia, Pantalone, Fenochio; II.6: Lucio, Brutto, Pantalone, Virginia; II.8: Lucio, Brutto, Tito, Sesto; III.14: Lucio, Tito, Sesto, Fenochio), cinque (III.17: Lucio, Tito, Sesto, Pantalone, Fenochio) e anche sei (I.1: Lucio, Tito, Sesto, Brutto, Lesbia, Pantalone) personaggi nelle scene che coinvolgono le decisioni di governo di Lucio o le discussioni familiari di tutti i Tarquini. Inoltre, coincidono cinque personaggi in II.15 (Sesto, Collatino, Lucrezia, Arlichino, Oliveta), nel momento del ricongiungimento degli sposi e dell’infatuazione di Brutto per Lugretia. Infine, l’ultima scena del dramma (III.18), in cui si rappresenta la sconfitta dei Tarquini, vede la confluenza di Lucio, Tito, Sesto, Pantalone, Fenochio, Brutto e Collatino, così come dei soldati. |
44. Didascalie di particolare importanza
II.3: didascalie necessarie a capire la progressione dei giochi di Fichetto e Arlichino; II.20.4: lazzo comico riguardante Arlichino e Oliveta sviluppato, in parte, a soggetto; III.18: didascalia finale necessaria a capire la sconfitta dei Tarquini da parte di Brutto e Collatino (cfr. § 42). |
VIII. Prima recita |
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45. Prima recita
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46. Altre recite nel Settecento
Anche se non siamo riusciti a rintracciare eventuali recite nella Penisola, la Lugretia romana violata da Sesto Tarquinio compare fra le opere messe in scena al King’s Theater di Londra. Sarebbe stata inscenata il 31 dicembre 1726 (cfr. William J. Burling, A Checklist of New Plays and Entertainments on the London Stage. 1700-1737, London, AUP, 1993, p. 120). |
IX. Il testo in Goldoni |
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47. Riferimenti, diretti o indiretti, al testo o al suo autore presenti negli scritti o nelle opere di Goldoni
Non si riscontrano riferimenti diretti a quest’opera nella produzione goldoniana, ma è attestata la conoscenza da parte di Goldoni della produzione di Bonicelli, a cui fa riferimento, in modo piuttosto negativo, nella prefazione a La bancarotta, dove cita uno dei titoli dell’autore che ci riguarda, ovvero, il Pantalone mercante fallito. |
48. Aspetti del testo particolarmente rilevanti in rapporto con il teatro goldoniano.
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X. Altri eventuali dati d’importanza presenti nei paratesti proemiali e altre osservazioni d’interesse |
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49. Dati dei paratesti
La copia dell’edizione consultata (l’unica reperita, indicata in § 5) include, dopo la fine della commedia, due cataloghi di libri in vendita dall’editore Lovisa, intitolati con la stessa rubrica: Diversi libri stampati dal Lovisa a Rialto, con suoi Prezzi, che permettono di identificare in Domenico Lovisa l’editore del volume, anche se questo dato non viene esplicitato nel frontespizio. |
50. Osservazioni
Bonicelli riprende l’episodio dello stupro di Lucrezia, avvenimento fondamentale, secondo le fonti pervenuteci (Tito Livio, Ab urbe condita, I, 57, 68), nel passaggio dalla monarchia alla repubblica nell’antica Roma. L’episodio è ripreso anche da Boccaccio (De mulieribus claris, XLVIII). |